"Share a chair" - reinterpretazione di Sedia n°1 di Enzo Mari

Esposizione di prototipi di mobili "Share a chair" - reinterpretazione di Sedia n°1 di Enzo Mari, a cura di Alfredo Häberli

Alfredo Häberli, un affermato designer e mentore svizzero presso lo Studio Industrial Design ha sfidato gli studenti del Master Studio a definire la propria visione, il proprio punto di vista sul design. Le linee guida di un manifesto di 12 punti, erano state condivise con gli studenti all'inizio del seminario.

Tra la generale mancanza di carattere e la direzione definita nel design contemporaneo, una personalità si differenzia dagli altri - l'iconico designer italiano – Enzo Mari. Nel 1974 Mari pubblicò l'Autoprogettazione, una pietra miliare nella storia del design contemporaneo. 

Nel libro, Mari ha proclamato la democratizzazione del design e per giunta che le persone creassero i propri mobili. Sedia 1 era il primo progetto di Autoprogettazione che era prodotto con Artek. In linea con l'idea originale del progetto, la consegna viene completata con una serie di pannelli pre-tagliati in legno di pino, chiodi e istruzioni su come costruire la sedia. Come dice Mari, "il design è sempre educazione". 

La sedia Sedia 1 di Mari - serviva semplicemente come punto di partenza per i disegni degli studenti. La personalità iridescente di Mari e il pensiero rivoluzionario dietro al suo design sono stati una vera ispirazione. Gli studenti hanno intrapreso un viaggio per riflettere sulla loro pratica, modalità di produzione, materiali, consumismo e, soprattutto, su se stessi. 

Gli oggetti presentati in questa mostra intima evocano le domande eterne di design. Is less more? Lavoro manuale contro produzione di massa? La forma segue la funzione? E altro ancora ...