Lo studio di architettura e ingegneria Nou Group arriva a Milano con Missione Cassandra, il primo tram che viene dal futuro. Precisamente dal 2124, un avvenire potenzialmente distopico.

Missione Cassandra, nome simbolo di profezia ignorata, è un’installazione itinerante che si muove tra le vie di Milano. Un tram storico, la cui iconica bellezza regge tuttora la prova del tempo, sopravvive anche nel futuro distopico, adattando il suo scopo di veicolo alla funzione di capsula del tempo, in viaggio nello Spazio. Rivestito da una pellicola olografica, che ne esalta l’aspetto futuristico, custodisce al suo interno un elemento emblematico: l’ultimo frammento di verde rimasto sulla Terra, un simbolo potente dell’importanza delle azioni sostenibili, che serve da monito e ispirazione per le generazioni di oggi.

La Missione Cassandra porta con sé un messaggio chiaro: WE CAN BE THE FUTURE. All’interno della capsula, lo spazio ospita lo “specchio della coscienza” che invita i visitatori a riflettere sul proprio impatto ambientale con un semplice ma potente messaggio: il futuro della Terra dipende dalle scelte che facciamo oggi.

Nel corso della Design Week, il tram ospita anche una serie di talk dedicati alla sostenibilità, con relatori multidisciplinari di alto profilo: designer, esperti ambientali e accademici. Questi incontri hanno l’obiettivo di stimolare una riflessione collettiva sull’urgenza di adottare comportamenti più responsabili per preservare il nostro pianeta.

Il viaggio attraverso i due itinerari pianificati toccherà i punti nevralgici della Milano Design Week, partendo da via Cesare Cantù e attraversando i luoghi iconici della città, in un percorso che unisce passato, presente e futuro. 

Ai partecipanti viene data l’opportunità di lasciare nella “capsula del tempo” un pensiero, una previsione o un desiderio per il futuro, creando un legame tangibile con le generazioni future e sottolineando l’importanza di ogni singolo contributo nel contrastare il cambiamento climatico. 

Missione Cassandra non è solo un’operazione, ma un invito all’azione. Un promemoria che il futuro è nelle nostre mani e che, insieme, possiamo fare la differenza