Ispirandosi al Manifesto di Baleri Italia, realizzato a partire dal lavoro del Creative Advisory Board e basato sul concetto di libertà sostenibile, l’installazione vuole dare corpo e sostanza al valore fondante dell’approccio lieve al progetto, sia da un punto di vista materiale che concettuale. In particolare, lo spazio della Fondazione Sozzani, da sempre dedicato a promuovere e divulgare l’attività culturale e artistica contemporanea in tutte le sue forme espressive, pone al centro la figura di Philippe Starck e la sua collaborazione con l’azienda.

Tra i primi a collaborare con Baleri Italia sin dalla fondazione del brand, nel 1984, Philippe Starck ha creato arredi che sono entrati nella storia del design. Per celebrare il suo geniale talento, i cinque pezzi in collezione non sono semplicemente esposti ma sospesi alle pareti, e raccontati anche in tutte le parti e componenti che solitamente non vengono percepite: un grande specchio ne mette in mostra l’apparato costruttivo, consentendo di apprezzarli nella loro interezza.

La Café Chair disegnata per il leggendario Café Costes di Parigi, la sedia Francesca Spanish e la libreria Mac Gee liberamente ispirate a Ubik di Philip K. Dick, la poltrona Richard III e il tavolo President M dedicati al Presidente Mitterrand accolgono i visitatori con la loro potenza semantica, riprodotti e rilanciati nel 2024 con estrema fedeltà rispetto agli oggetti originali. Ai pezzi viene dato il giusto risalto anche grazie ai corpi illuminanti, che creano suggestivi giochi di luce. Si tratta delle floorlamp Triedro disegnate da Joe Colombo per Stilnovo, partner dell’installazione.

L’installazione presenta inoltre altre importanti riedizioni: il T Table di Angelo Mangiarotti e le sedute Juliette e Capri di Hannes Wettstein. Completano e arricchiscono il setting i pouf della collezione Tato disegnati da Denis Santachiara ed Enrico Baleri e i paraventi Cartoons, Compasso d’Oro 1994 per Luigi Baroli.