Designer Jung Yeon KIM

Jung Yeon KIM è artista sudcoreana, presidente dell'Associazione internazionale per lo sviluppo sociale del tempo libero (IASLD) e consulente di design. Nata a Seoul, laureata dell'Università di Hongik, nei dipartimenti delle Belle Arti e delle Scienze dell'Arte, ha realizzato numerosi progetti come illustratrice e graphic designer per i suoi clienti tali il Ministero della Giustizia della Corea del Sud, l'Università di Ajou e l'Università della Corea. Dal 2011 ha intrapreso in Francia il suo Master in Arte Contemporanea e un dottorato di ricerca in Antropologia, sviluppando la sua idea di forma d'arte pluridisciplinare. 

Il mondo di Jung Yeon KIM è fatto di innocenza e meraviglia. Le sue composizioni traducono la pura emozione di una figlia dell'Universo, meravigliandosi della sua dimensione e di tutto ciò che accade. In particolare questa figlia sa di non trovarsi al suo centro, ma si rallegra dell'energia spesa da ognuno nel perseguimento del proprio obiettivo. Le metafore sportive e l'architettura occupano un posto importante nelle sue composizioni, sia come palcoscenico sul quale il giocatore può sentire la solitudine del corridore di lunga distanza, sia come depositario di quell'energia, spesa generazione dopo generazione per consolidare una struttura: il modo in cui viviamo.

Il mondo è un costrutto, una proiezione dei nostri ideali sulla materia. In questo la sua arte rispecchia il riflesso primordiale del designer. Intuitivamente, ma anche attraverso una ricerca erudita – non sono annotazioni oziose di uno spirito immaturo – si collega a nozioni teorizzate, tra gli altri, dal suo quasi omonimo (lo psicologo Jung), come l'archetipo e il subconscio inconoscibile.

La serie Leisure Industries pone in modo conciso il paradosso della vita moderna: tutti lavorano duramente per divertirsi ma, come sottolinea l'Ecclesiaste, questa è una ricerca vana poiché l'essenza della Vita è altrove.

Se la vita è un cantiere permanente, il suo divertimento è nel divenire, la cui finalità non è tanto l’artefatto in sé, quanto ciò che il processo fa in termini di condizionamento e formazione delle nostre visioni del mondo individuali e collettive. L’arte di KIM Jung Yeon può essere introspettiva, ma riguarda decisamente l’individuo nella società e respinge il nombrilismo pseudo-artistico di gran parte della produzione contemporanea.

L'antropologia, ma anche altre intelligenze, hanno plasmato la propria poetica, che parla alla nostra esperienza. Beat Poets (2019) è probabilmente l’esempio più saliente di questo modo di vedere sovradisciplinare. I suoi progetti avviati dopo il 2016 (serie Reality, 2016) sono iniziati con la ricerca accademica nel campo dell'antropologia. Gli argomenti concreti mettono a confronto i termini principali che definiscono la realtà: spirituale, fisica e virtuale, che sono percepiti come sfondi, o mondi, di tre nature distinte. L’uso simbolico dello strumento da parte dell’umanità, che rappresenta ciascuno di questi tre mondi interessati, è stato messo in discussione per sfidare ancora una volta le nostre divisioni concettuali e le inquadrature antropocentriche di ciò che è la “realtà”.
I lavori precedenti (prima del 2016) hanno ciascuno il proprio tema particolare, ma sono anche strettamente correlati alla realtà del soggetto. Attraverso quei lavori iniziali, un'interpretazione poetica sugli stati d'animo in evoluzione indotti dal vivere la realtà (Tanning People, 2009-2018, concluso con un video), e un approccio giocoso sull'introduzione concettuale della virtual-ità (realtà virtuale) nella realtà presente (serie LEISURE, 2015-), ha parlato di nozioni socialmente e semanticamente ampliate sulla realtà come parola.


Durante il FUORISALONE 2024, riproponendo quest'ultimo progetto "LEISURE", riflette con un pizzico di umorismo sui vari modi che l'uomo moderno ha inventato per trascorrere il tempo.

143 rue d'Alésia

F-75014 Paris 

 
Nazione: South Korea
Data di nascita: 29/06/1900
(124 anni)
 
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