Tra Spazio e Tempo
Il tema di Fuorisalone 2022

01.

Nuove visioni della realtà per progettare il cambiamento, immaginando un nuovo futuro

L’edizione di settembre di Fuorisalone, intitolata "Forme dell’Abitare", ha rappresentato un momento fondamentale per l’intera design industry, simbolico per quel che riguarda la ripartenza e reale per la possibilità di tornare a incontrarsi in presenza.

Milano, che ospita la più importante Design Week internazionale, ha ribadito la sua preminenza mettendo al centro qualità e ricerca, sintesi di quei processi già in atto che la pandemia ha prodotto.

Ed è a partire da queste riflessioni che prende forma l’edizione 2022, in programma dal 6 al 12 giugno.

Spazio e tempo sono le due dimensioni al centro del dibattito e delle agende internazionali che oggi determinano lo scenario di riferimento per la cultura del progetto definendone il contesto di azione.
La scelta del tema nasce dalle note e dalle osservazioni emerse nel corso delle due edizioni di Fuorisalone del 2021, dal dialogo con aziende e designer e dal manifesto programmatico di COP26: non abbiamo molto tempo per pensare al nostro spazio e solo progettando e definendo ogni azione in maniera consapevole, possiamo pensare al futuro.
La riflessione non si limita però a questo. Pensiamo infatti alle diverse interpretazioni possibili sul tema, così come è stato con “Forme dell’Abitare”, per dare vita a progetti di comunicazione capaci di estendere il messaggio e condividere diversi punti di vista.

Spazio e tempo definiscono una soglia, un confine, un non luogo che possiamo attraversare, fisicamente o con il pensiero, che conduce in una nuova dimensione da esplorare. Per qualcuno può essere un invito utile a ricordare l’importanza di dedicare del tempo al proprio spazio, per altri può essere un monito a progettare spazi che durino nel tempo, altri a considerare quale spazio dedicare al tempo per realizzare qualcosa di utile e importante per se’ e per gli altri.
Dalla relazione tra questi due elementi possono nascere diverse interpretazioni utili ad allargare il dialogo in un confronto aperto tra professionisti, ricercatori, imprenditori ibridando diverse discipline.





Abbiamo scelto due parole che rappresentano dimensioni interconnesse e interessate dai profondi cambiamenti che caratterizzano il mondo di oggi, cambiamenti necessari per generare innovazione nei processi e nei contenuti. Spazio e tempo esprimono due variabili utili a valutare il nostro impatto sul pianeta e programmare decisioni e azioni concrete per progettare il cambiamento.

Il design in questo scenario è un vero e proprio abilitatore, capace di supportare la transizione verso la sostenibilità ambientale, necessaria e urgente per far fronte alla crisi ambientale come ampiamente sottolineato durante la COP26 di Glasgow. Il ruolo del designer oggi è quello di aiutarci con le sue visioni a comprendere la complessità della realtà, in tutte le sue sfumature, disegnando mappe per muoverci nel mondo e comprenderlo.

Ed è soprattutto del designer il compito di progettare strumenti al servizio delle comunità, immaginare la relazione tra spazi fisici e virtuali, conservare le risorse naturali e integrarle sempre più nei nostri habitat, pensare al futuro delle nostre città, delle nostre abitazioni, un futuro che sia sempre più a misura d’uomo.

Per delineare il percorso di lavoro che ci accompagnerà da qui a giugno 2022 abbiamo pensato a dieci parole chiave.







Qualità – s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)] La ricerca della qualità è un fattore centrale. Oggi più che mai che abbiamo bisogno di migliorare la qualità della vita, degli ambienti e delle relazioni umane.

Fragilità – s. f. [dal lat. fragilĭtas -atis] Il delicato momento storico ha rivelato l’aspetto più vulnerabile della società. Immaginare nuovi strumenti al servizio dei più fragili.

Cultura – s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur] Crediamo nel design come strumento di abilitazione per il cambiamento, uno strumento fondamentale per creare relazioni e interazioni inedite.

Tecnica – s. f. [femm. sostantivato dell’agg. tecnico] Immaginare e plasmare il futuro con un impatto positivo sulla società e sul mondo. Questa è la sfida di una tecnologia a misura d’uomo.

Esplorazione – s. f. [dal lat. exploratio -onis, der. di explorare «esplorare»] La diversità è un valore aggiunto ed esplorarla consente di entrare in contatto con nuovi mondi e modi di pensare.

Condivisione – s. f. [da condiviso, p. pass. del v. condividere] Connessione e scambio di idee: la cooperazione è un concetto chiave per la gestione dei temi globali delle agende dei prossimi anni.

Cura – s. f. [lat. cūra] Prendersi cura di ciò che ci circonda, dall’ambiente alle relazioni, dando vita a scambi che arricchiscono le nostre identità.

Tutela – s. f. [dal lat. tutela, der. di tutus, part. pass. di tueri «difendere, proteggere»] Crediamo nella progettazione di cose e processi sostenibili, affinché la biodiversità e la tutela dell’ambiente diventino prioritarie, proteggendo se stessi, gli altri e l’ambiente che ci circonda in maniera consapevole.

Esperienza – s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire] Dobbiamo fare tesoro del patrimonio culturale che comprende idee e saper fare. L’esperienza è uno strumento di conoscenza per la promozione dello sviluppo umano.

Urgenza – s. f. [dal lat. tardo urgentia, der. di urgens -entis «urgente»] Serve una spinta a ripensare gli spazi urbani con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini e del pianeta. La lotta alla crisi climatica è la vera grande sfida etica ed economica.