Da 7 al 29 settembre, gli spazi di MEET ospitano la prima mostra immersiva dedicata al fenomeno degli NFT e all’estetica del metaverso.
Nell’ultimo anno il mondo degli NFT è stato al centro di un acceso dibattito sui media insieme al metaverso. L'interesse dei brand per gli NFT si è esteso rapidamente in modo trasversale: dall’arte alla moda fino ad arrivare al design e all’architettura.
Dal 7 al 29 settembre gli spazi di MEET di Milano, il primo centro internazionale per l’arte e la cultura digitale diretto da Maria Grazia Mattei con il supporto di Fondazione Cariplo, daranno spazio a queste tematiche grazie a una mostra immersiva intitolata Mapping the NFT Revolution.
Ideata da Mauro Martino (autore del Fuorisalone Award, lo avevamo intervistato lo scorso gennaio), artista e scienziato, esperto di intelligenza artificiale e di data visualization, la mostra ci conduce al cuore dell’affascinante universo degli NFT: i non-fungible token. Attraverso un’installazione immersiva, Martino racconta 5 anni di evoluzione dell’estetica e del mercato degli NFT: un viaggio alla scoperta della dimensione qualitativa di una rivoluzione intangibile, destinata a influenzare il tessuto ludico e produttivo delle comunità umane.
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Mapping the NFT Revolution è realizzata in collaborazione con lo scienziato Andrea Baronchelli, l’esperto di A.I. generativa Luca Stornaiuolo e con il compositore Philip Abussi. La mostra non rappresenta soltanto una testimonianza sull’evoluzione del fenomeno degli NFT, ma offre una riflessione artistica sulle loro potenzialità e soprattutto sul continuum spazio-temporale che li rende possibili (il metaverso): un data-film emozionante, che getta un ponte tra fisico e digitale, iscrivendo la tecnologia del futuro in un progetto creativo fluido, sospeso tra realtà e immaginario.
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 25 agosto 2022