L’artista argentino presenta la sua prima personale in Europa svelando al pubblico meneghino 19 tra le sue opere più iconiche. Dal 22 aprile al 4 ottobre a Palazzo Reale.
Subito dopo la Milano Design Week, tra gli appuntamenti da non perdere c’è “Leandro Erlich. Oltre la soglia”, prima mostra europea dedicata a una delle figure più importanti della scena artistica internazionale, promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con lo Studio Erlich, con la curatela di Francesco Stocchi.
Nato a Buenos Aires, classe 1973, Erlich è specializzato nell’ideare grandi installazioni con cui il pubblico si relaziona e interagisce, diventando parte integrant dell’opera d’arte. Progetti che sono risultato di una ricerca che gioca con i paradossi della percezione e che ha già raggiunto milioni di visitatori nel mondo: 600.000 a Tokyo e 300.000 a Buenos Aires, ovunque il pubblico è accorso alle sue mostre, caratterizzate da installazioni site specific molto complesse da realizzare e quindi molto rare.
Leandro Erlich, Lost garden (2009)
“Il mio lavoro funziona come un'esperienza narrativa dispiegata nell'arena pubblica. Costruisco storie visive tratte dalla vita quotidiana che evocano un insieme di circostanze ordinarie, radicate nella realtàe nell'esperienza condivisa, ma che non funzionano come ci si aspetta”, racconta l’artista. “Mi piace sviluppare progetti che spingono il pubblico oltre la soglia concettuale e mi piace lavorare con una varietà di media e modalità espressive. Il mio lavoro comprende installazioni, oggetti, sculture, video e persino la pittura. Creo strutture che innescano immagini e idee che, a loro volta, puntano verso nuove realtà. Mi piace considerare questi pezzi come dispositivi relazionali che ispirano l'interazione e il gioco tra gli spettatori. Intendo l'arte come un mezzo per coltivare nuovi approcci alla comprensione del mondo, fisico, mentale, politico, simbolico.
Leandro Erlich, Infinite staircase (2005)
A Palazzo Reale, l’artista presenta 19 tra le sue opere più importanti per la prima volta riunite in una sola sede: porta i visitatori in un altrove magico, dove il possibile diventa impossibile. Come spiega il curatore Francesco Stocchi, “le creazioni di Erlich sono strutture architettoniche che funzionano come macchine ottiche che mettono in discussione il dato sensibile del mondo. Con la mostra a Palazzo Reale di Milano, Erlich ha scelto l’Italia come luogo d'elezione per la presentazione dell'ambizioso progetto che, tramite la messa in scena di spazi di nuova percezione, stimola la riflessione e la contemplazione.
La fascinazione nei confronti della sua opera da parte di un ampio pubblico, che va al di là dei soli addetti ai lavori, risiede nella sua necessità di rivolgersi direttamente allo spettatore, mettendolo di fronte a quesiti, coinvolgendolo attivamente fino a esporlo universalmente.”
Leandro Erlich, Hair salon (2008)
Tag: Milano Arte
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 24 aprile 2023