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Nike ISPA, ovvero innovare il design

Design — 27 aprile 2023
Brand
Nike

In occasione del Fuorisalone, abbiamo incontrato Shamees Aden, designer e ricercatrice britannica nonché co-fondatrice del collettivo di casa Nike dedicato alle soluzioni che guardano al futuro.

Dopo “D-iSPA-ssembly Park” nel 2022, in occasione di Fuorisalone 2023 Nike ha presentato “ISPAnificio”: un laboratorio creativo nel cuore di NoLo dove hanno preso forma workshop e mostre per raccontare la filosofia ISPA (Improvise, Scavenge, Protect, Adapt – Improvvisazione, Ricerca, Protezione e Adattamento) ed esplorare i temi della circolarità e dell’inter-connettività. All’interno di un’ex fabbrica di panettoni, il collettivo ISPA ha svelato le sue ultime novità, ISPA MindBody, ISPA Universal e ISPA Link Axis: tre modelli prodotti interamente senza colla o adesivi che puntano a mettere in discussione alcuni presupposti base sulle calzature, tra cui l'estetica, i materiali e i metodi di produzione. Di questo e altro ancora abbiamo parlato con Shamees Aden, Senior Designer, Footwear & ISPA che tra le altre cose ha lavorato al lancio di progetti iconici come One’s Re-Imagined, Nike x Off-White The Ten e Nike x AMBUSH.

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Come e quanto è cambiato lo sneaker market da quando è cominciata la tua avventura con Nike, nel 2015?
Devo dire che si trasformato molto, una delle differenze più consistenti è rintracciabile nel fatto che il design delle sneaker è diventato sempre più democratico. L’avvento dei nuovi strumenti digitali ha allargato l’orizzonte creativo, consentendo a un gruppo più ampio di persone di disegnare nuovi modelli e condividerli con il resto del mondo, ed è una cosa stupefacente. Oggi non sono soltanto le aziende established a influenzare questo settore, là fuori è pieno di startup che si danno da fare e innovano.

Il mondo del design, nell’accezione più tradizionale del termine, è una fonte di ispirazione per te? Che rapporto hai con la Milano Design Week?
Per me ispirazione è sinonimo di contaminazione, arriva dai mondi più disparati: dalla musica fino ai cambiamenti sociali e politici. Una cosa che mi colpisce particolarmente della Milano Design è la diversità dei prodotti e il loro animo sperimentale. Durante la Design Week trovano spazio non solo industrial e furniture design: è un’occasione per conoscere soluzioni progettuali contemporanee e puntuali.

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Cosa significa per te sostenibilità? E che relazione hai con i limiti?
La sostenibilità è un’opportunità, è qualcosa che ho sempre avuto a cuore e su cui mi concentro quotidianamente. Il team di ISPA è particolarmente consapevole rispetto ai materiali e ai processi di produzione che vengono utilizzati. D’altronde il mio retroterra è legato proprio ai materiali: mi interessano soluzioni che possano essere più possibili sostenibili, come possiamo vedere nel caso di MindBody, dove abbiamo utilizzato un inchiostro naturale a base di alghe.

Binomio: estetica-funzionalità. Che rapporto li lega?
Dal punto di vista progettuale, spesso e volentieri l’estetica è guidata dalla funzionalità. Altre volte è l’estetica e influenzare la funzionalità. Il tema si lega a quello della sostenibilità: ripensare i processi con l’obiettivo di creare design più interessanti e più durevoli può condurci a nuove estetiche.

Una sneaker di Nike a cui sei particolarmente affezionata e perché.
Sicuramente le prime Nike Flyknit. Questa tecnologia è la più grande innovazione sostenibile di casa Nike.

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Tag: Nike Interviste Sostenibilità Milano Design Week



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 27 aprile 2023