In occasione del Fuorisalone, il brand svizzero ha svelato negli spazi di Dropcity i nuovi prototipi di sistemi e materiali per uno sviluppo a basso impatto.
Circolarità, upcycling, riparazione, impatto ambientale ridotto fanno da sempre parte del vocabolario di FREITAG, azienda di base a Zurigo nata nel 1993 da un’intuizione dei fratelli Markus e Daniel: riutilizzare i teloni dismessi per realizzare messenger bag. A trent’anni dalla sua fondazione, l’azienda svizzera non conosce alternative all’economia circolare, vero e proprio elemento caratterizzante del suo DNA. E per rispondere alle sfide di oggi, punta a rendere ciclici i propri materiali e a imporsi come organizzazione circolare.
Dal 15 al 23 aprile, in occasione del Fuorisalone, FREITAG ha raccontato la sua visione negli spazi del Tunnel 58 di Dropcity, il nuovo Centro per l’Architettura e il Design a due passi dalla Stazione di Milano Centrale. L’intervento ha visto protagonista un’installazione, intitolato “Always Beta. Never Waste.”, che inizia con la storia della nascita e racconta l’approccio verso il futuro dell’azienda svizzera.
Accanto a questo storytelling, l’installazione porta ad absurdum, la supply chain dei designer di borse. Da questa prospettiva artistica, con «Circular Tarp» FREITAG ha messo in scena un’idea concreta e realistica per un futuro circolare: insieme a vari partner industriali svolge ricerche e lavora alla creazione dei primi teloni di camion circolari che, anche dopo una lunga seconda vita in qualità di borse, non finiscano nei rifiuti ma tornino in circolo.
Infine, tra le novità presentate durante la kermesse, FREITAG ha svelato uno zaino funzionale realizzato interamente con un unico materiale riciclabile, dalle cinghie alle cerniere fino al tessuto. L’idea di fondo è che oggi alcuni materiali siano già riciclabili, ma di questi siano molto pochi a tornare davvero in circolo.
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 05 maggio 2023