La quarta edizione della biennale veneziana dedicata al design si svolge in parallelo al primo mese di quella di architettura.
Dal 19 maggio al 18 giugno a Venezia, in contemporanea al primo mese della Biennale di Architettura, andrà in scena la quarta edizione della Venice Design Biennial, che quest’anno affronta il tema “Auto-Exotic”. Questo è anche il titolo dell’omonima mostra collettiva curata da Francesca Giubilei e Luca Berta, attraverso cui si esploreranno le diverse declinazioni del tema e si presenterà l’esito della Venice Design Biennial Residency, vinta quest’anno dal designer australiano Trent Jansen, che realizzerà il suo nuovo progetto in collaborazione con Vetralia Collectible, editore dell’opera.
© Giacomo Gandola
Residenza, Work-in-progress © Vetralia Collectible
Il tradizionale concetto di esotismo, intriso di stereotipi, viene ripensato attraverso la lente del design. La fascinazione verso un altrove remoto, densa di stupore, desiderio di scoperta e volontà di dominio, in anni recenti si è ripiegata verso figure, pratiche e spazi sociali che abitano le increspature meno appariscenti della composita cultura cui apparteniamo. Saperi artigiani e hacker, drag queen e ritorno alla terra, fare il pane con la ricetta della nonna, ChatGPT e briscola, merletto e biotecnologie delle piante alofite: non affascina più tanto la lontananza (nello spazio, nel tempo), ma la differenza (di prossimità). Il declino della globalizzazione indica che il limite del processo di espansione è stato raggiunto: se non c’è più un esterno da conquistare, la soluzione è auto-colonizzarsi. E mai come ora questa spinta è stata così influente sul lavoro dei designer.
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Una serie di aziende, gallerie e designer presenteranno poi le loro installazioni in spazi indipendenti. Ecco quindi i progetti collaterali: “Materica. Tra design e saper fare”, progetto espositivo di E Design Festival, a cura di Paola Bellin e Luciano Setten; “Terramobile”, programma culturale di scoperta della laguna veneziana a cura di Venice Lab in collaborazione con Venice Design Biennial 2023; “Material II”, progetto espositivo di Estonian Design House, a cura di StudioAine; “Behind the patch”, presentazione delle nuove opere di Joao Lacerda Moreira presso Novello Gallery, a cura di Fabio e Davide Novello; “Dinner with Parajanov”, progetto installativo che ricrea simbolicamente un incontro con il regista e artista Sergei Parajanov (1924-1990), a cura dell’artista Irina Kurtishvili.
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Ancora una volta, l’obiettivo è quello di coniugare la scoperta del design ad alta intensità curatoriale con l’esperienza della città, che a Venezia significa in primo luogo camminare, ma anche andare in barca.
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 12 maggio 2023