Semplificazione, rispetto e conoscenza della materia, e trasparenza nei processi produttivi sono valori insostituibili per Marialaura Irvine, direttrice dello studio di architettura e design di Milano, Studio Irvine.
Specializzato in design del prodotto, direzione artistica e progettazione architettonica, Studio Irvine si nutre della stessa curiosità che anima la sua direttrice, Marialaura Irvine, e che rende lo studio un progetto interdisciplinare.
Napoli e la sua millenaria stratificazione storica, sono stati il terreno di coltura per Marialaura Irvine, laureatasi in architettura nel capoluogo campano sotto la guida dell’architetto Riccardo Dalisi. Il genio architettonico greco, romano, spagnolo e francese hanno per anni nutrito la sua fantasia, nei vicoli di una Napoli in cui ogni passo è una nuova scoperta.
“Una ricchezza difficile da gestire anche in termini estetici. Adesso mi sono spostata verso la ricerca del design nordico: less is more” racconta Marialaura Irvine a proposito del suo percorso formativo e professionale.
Senza smettere di rivolgersi al passato e alla tradizione dei suoi luoghi di origine, l’obiettivo di Marialaura e Studio Irvine è quello di tradurre quell’eredità all’interno di progetti che guardino alla contemporaneità, realizzando, così, prodotti che vivono fuori da qualsiasi schema imposto dalla moda. Dunque, prodotti senza tempo.
Una scelta, quest’ultima, che unita alla missione di semplificare i processi produttivi e alla scelta di seguire un approccio monomaterico, racconta l’attenzione verso valori come sostenibilità e circolarità. Due principi imprescindibili che lo studio onora anche attraverso il redesign di vecchi prodotti, allungandone, così, la vita. Un approccio possibile proprio grazie alla monomatericità che rende gli oggetti scomponibili.
“Il rispetto della materia e dei suoi processi produttivi è diventato il fulcro dei miei progetti, che siano di design o architettura. La nostra ricerca è legata alla monomatericità; sempre alla ricerca di una sintesi che, seguendo un approccio industriale, riduca lo spreco di materiale. I materiali devono essere utilizzati in senso strutturale e non meramente decorativo”, spiega Marialaura.
D’Amore, ristorante a Capri, progetto di Marialaura Irvine - Studio Irvine. Foto di Natalia Garcia
Amore e rispetto della materia trovano la loro perfetta espressione nel progetto “D’Amore”, ristorante di Capri la cui ristrutturazione architettonica è avvenuta a cura di Studio Irvine.
Il design del ristorante “D’Amore” e il concept che ne ha guidato la progettazione, riflettono tanto la proposta culinaria del locale, che omaggia la tradizione attraverso la scelta di soli ingredienti locali, quanto il Genius Loci di Capri.
“Una passeggiata verso i Faraglioni guardando le stradine lastricate di pietra e mattoni e gli aghi caduti dai pini sul sentiero, mi ha ispirato a creare una superficie in cui gli aghi di pino sono innestati nella terracotta che, una volta in forno per la cottura, evaporano lasciando spazio allo stucco.” Racconta Marialaura, spiegando come il Genius Loci e il racconto delle tradizioni locali siano il valore intrinseco e irrinunciabile di ogni progetto.
D’Amore, ristorante a Capri, progetto di Marialaura Irvine - Studio Irvine. Foto di Natalia Garcia
La scelta dei materiali (terracotta e argilla), come quella dei colori e delle texture, sono un chiaro richiamo alla natura e si integrano perfettamenti con gli elementi più d’avanguardia, come i piani cottura e di lavoro.
D’Amore, ristorante a Capri, progetto di Marialaura Irvine - Studio Irvine. Foto di Natalia Garcia
Ancora una volta, tradizione e innovazione comunicano senza sforzo e senza soluzione di continuità, in un progetto in grado di parlare con intelligenza e sensibilità sia al passato che al futuro.
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 04 settembre 2023