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L’agenzia interdisciplinare 2050+ ridisegna gli spazi del piano espositivo di 10 Corso Como a Milano

Design — 30 gennaio 2024

Restituito alla città come importante spazio per la diffusione culturale, il piano espositivo di 10 Corso Como svelerà al pubblico la prima parte di un nuovo programma che intreccerà arti visive, moda, design e panorama editoriale.

10 Corso Como, l'iconica destinazione milanese nel cuore di Milano tra Garibaldi e Brera, ha annunciato l'apertura, dal 21 febbraio, dei suoi spazi espositivi al primo piano, la Galleria e la Project Room, ridisegnati dall’agenzia interdisciplinare 2050+, secondo la visione di Tiziana Fausti.

Restituito alla città come importante spazio per la diffusione culturale, il piano espositivo di 10 Corso Como svelerà al pubblico la prima parte di un nuovo programma che intreccerà – con un respiro internazionale e in un climax esperienziale – arti visive, moda, design e panorama editoriale.

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L’inedita Project Room 10 Corso Como progettata da 2050+ © 2050+, Courtesy of 10 Corso Como

Nel cercare un nuovo equilibrio tra passato e presente l’intero primo piano di 10 Corso Como mantiene il carattere industriale di inizio XX secolo e ripensa i suoi percorsi facendo degli spazi di collegamento i protagonisti del racconto architettonico. Rimuovendo gli elementi non necessari accumulati nel tempo, lo spazio si apre generosamente alla luce e all’aria, consentendo il movimento osmotico attraverso i diversi piani e programmi.

Pensate come un teatro flessibile, capace di cambiare forma e configurazione, la Galleria e la Project Room sono state ripensate come uno spazio leggero in cui tutto ciò che avviene al suo interno è mobile e componibile. La Project Room è occupata da una serie di grandi tavoli-pantografo, mentre la Galleria da una serie di pareti mobili autoportanti. Questi elementi consentono infinite configurazioni, fornendo un vasto repertorio di possibilità curatoriali, pronti infine a sparire nell’unica partizione dello spazio. Come un fondale, la nuova scenografia raccoglie e definisce il volto di 10 Corso Como con un disegno e una materialità riconoscibili.

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La nuova Galleria 10 Corso Como progettata da 2050+ © 2050+, Courtesy of 10 Corso Como

Nella Galleria, in concomitanza con la Settimana della Moda Donna di febbraio, 10 Corso Como inaugurerà Happy Birthday Louise Parker, una mostra personale dell’artista americano Roe Ethridge (Miami, 1969). A cura di Alessandro Rabottini, il progetto espositivo è stato concepito per la Galleria di 10 Corso Como ed è la prima esposizione in Italia dedicata a una delle voci più personali della fotografia internazionale. Conosciuto per lo stile anticonvenzionale, lirico e provocatorio, Roe Ethridge esplora le potenzialità dell’immagine fotografica al di là delle divisioni tra ricerca artistica e fotografia commerciale, stabilendo un profondo dialogo tra arte e moda, memorie personali e storia della fotografia. Happy Birthday Louise Parker riunisce opere iconiche degli ultimi 15 anni e lavori inediti, offrendo una visione delle molteplici tematiche e sensibilità che si intrecciano nella pratica artistica di Ethridge. Esuberanti nature morte, servizi di moda frutto di una meticolosa messa in scena, paesaggi malinconici e ritratti intimi. Pur nella diversità dei soggetti, il linguaggio di Ethridge affronta ciascuna immagine con lo stesso, estremo rigore formale, sottoponendo tanto il proprio vissuto quanto l’immaginario della moda a un processo di tensione stilistica e concettuale.

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Roe Ethridge, Birthday Multiply, 2021, stampa a sublimazione, 70.2 x 61 cm Per gentile concessione dell'artista, Andrew Kreps Gallery e Gagosian © Roe Ethridge

Spazio dinamico, in grado di trasformarsi a seconda dei progetti che accoglie, la Project Room aprirà al pubblico con una nuova configurazione e direttrici visive e concettuali che passano dall’editoria all’arte e al design. Una selezione di libri rari e “vintage”, accompagnata da riviste di culto, apre il dialogo con l’esposizione di design sviluppata dalla curatrice Domitilla Dardi e dedicata al concetto di “Stanza Alchemica”. Le tipologie scelte includono oggetti decorativi, tableware, complementi d’arredo fino ai piccoli oggetti di interior, accomunati da una grande attenzione al dettaglio e alle storie che il design editoriale e d’autore porta con sé. Un percorso che va dall’heritage al contemporaneo culminerà con la mostra dedicata ad una singolare collezione: il gioiello d’artista. L’esposizione anticipa il focus intorno al senso degli archivi della moda e dell’arte e alla possibilità di renderli accessibili e fruibili.

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Pietro Consagra, Maschera repertorio PC/1, argento, oro rosso e sfere di turchese, 1969. Fotografie Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas

Pietro Consagra. Ornamenti a cura di Alessio de’Navasques, ricostruisce uno speciale episodio all’interno della pratica scultorea di Pietro Consagra: la collezione di maschere per il viso e ornamenti per il corpo, realizzati nel 1969 in collaborazione con GEM GianCarlo Montebello, laboratorio per la produzione di gioielli d’artista. In un momento di grande fermento sociale e culturale, agli albori del movimento femminista, prima della fondazione nel 1970 di Rivolta femminile, di cui Carla Lonzi, al tempo compagna dell’artista, è una delle iniziatrici, Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 1920 – Milano, 2005) realizza gioielli per il viso e il corpo che oltrepassano il fine estetico. Sono maschere che conferiscono una nuova, affascinante, espressività al volto e alludono alla rivolta della donna contro gli stereotipi a lei assegnati dalla società maschile, sul crinale di una provocazione che è anche ludica. Documentano la mostra: schizzi e disegni preparatori, scritti e pubblicazioni provenienti dall’Archivio Pietro Consagra di Milano insieme alle rare foto di Ugo Mulas, dove Benedetta Barzini “veste” i gioielli.

Nella nuova area culturale di 10 Corso Como ripensato nelle sue architetture da 2050+, la mostra di Roe Ethridge a cura di Alessandro Rabottini rivelerà la Galleria, mentre la mostra dei gioielli di Pietro Consagra a cura di Alessio de’Navasques aprirà la Project Room in dialogo con la selezione di design d’autore curata da Domitilla Dardi, i libri rari e le riviste scelte. La prima, inedita ma attesissima versione del teatro flessibile 10 Corso Como, che per il prossimo Fuorisalone farà anche da seconda sede satellite del progetto Capsule Plaza.





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 30 gennaio 2024