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Le mostre e gli eventi da non perdere a febbraio

Lifestyle — 05 febbraio 2024
Allan McCollum Minime Variazioni Galleria Fumagalli Milano 2024. Foto ©LucreziaRoda. Courtesy Galleria Fumagalli

La nostra selezione di mostre e appuntamenti da non mancare questo mese.

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© Sosthen Hennekam

Milano: “Arrigo Arrighetti Architetto”

La mostra – curata da Adriana Granato e Marco Biraghi – presenta una selezione di progetti dell’Architetto Arrigo Arrighetti a Milano, tra i quali l’Asilo Santa Croce, l’Istituto Cesare Correnti, la piscina Solari, la stazione della metropolitana di Amendola, il Quartiere Sant’Ambrogio, la Chiesa di San Giovanni Bono, presentati attraverso disegni originali conservati presso la Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano, e la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano. L’allestimento della mostra, a cura di studio ibsen, intende restituire – attraverso l’impiego “brutalista” di materiali quali mattoni forati e cinghie di carico – l’atmosfera del cantiere edile, e conseguentemente di una stagione in cui l’architettura era caratterizzata in senso fortemente materico e concreto. Le fotografie in mostra – tutte rigorosamente in bianco e nero – sono opera del fotografo olandese Sosthen Hennekam, che ha maturato una lunga esperienza sull’architettura milanese, in particolar modo del secondo dopoguerra. I modelli di alcuni degli edifici di Arrigo Arrighetti sono opera dello studio Labora del Politecnico di Milano.

Dove: Politecnico di Milano, Spazio Mostre Guido Nardi
Quando: Fino al 25 marzo 2024



iacurci
© Carlo Favero
 

Bologna: “Agostino Iacurci. Ruinenlust”

Negli affollati giorni di Artefiera garage BENTIVOGLIO torna ad aprire la sua vetrina su via del Borgo di San Pietro a Bologna con un appuntamento speciale, che vede protagonista non un’opera della collezione permanente ma un’opera site specific realizzata su invito del curatore Davide Trabucco: Ruinenlust di Agostino Iacurci. L’opera crea un ponte tra l'immaginario dell'artista e le opere di Felice Giani esposte fino al 25 febbraio nella mostra allestita nei sotterranei del Palazzo: il lavoro di entrambi è infatti ispirato, seppure in modo diverso, dall'architectura picta, e l’intervento di Iacurci ne evidenzia le tangenze: Ruinenlust è infatti un tempietto dipinto, realizzato in legno, feltro, ferro e neon, ispirato al bozzetto di una decorazione parietale di Giani. Al centro del tempio, dopo il crepuscolo, un neon a forma di luna illumina lo spazio, mentre il colore, steso in campiture nette e geometriche, elemento distintivo della grammatica di Iacurci, con la sua policromia esalta le texture dei tessuti. Inserita nel prestigioso cartellone della dodicesima edizione di Art City, questa struttura scenografica, creata per lo spazio espositivo “irregolare” del garage, vuole stimolare una riflessione sul tempo. 

Dove: garage BENTIVOGLIO
Quando: Fino al 24 febbraio 2024



hantai
SIMON HANTAÏ Azzurro, Installation view, 2024 © Archives Simon Hantaï / Adagp, Paris, 2022. Photo: Matteo D'Eletto Courtesy Gagosian
 

Roma: “Simon Hantaï - Azzurro”

Curata da Anne Baldassari, l’esposizione approfondisce il legame dell’artista Simon Hantaï con l’Italia e l’impatto della tradizione pittorica italiana sul suo lavoro, evidenziando il ricorrere dei toni del blu nella pratica dell’artista. Dopo l’importante retrospettiva alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi (2022), Azzurro segue le due precedenti esposizioni di Hantaï ospitate da Gagosian: LE NOIR DU BLANC, LE BLANC DU NOIR tenutasi nello spazio di Le Bourget (2019–22) e dedicata alle opere in bianco e nero; e Les blancs de la couleur, la couleur du blanc incentrata sulla combinazione di colori primari e secondari, tenutasi nella sede di Madison Avenue a New York (2022).

Dove: Gagosian Roma
Quando: Fino al 30 marzo 2024



patrick tuttofuoco
© Carlo Favero
 

Bologna: “Patrick Tuttofuoco - Abbandona gli occhi”

In occasione di ART CITY Bologna 2024 e della 50ma edizione di Arte Fiera, la Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi ospita Abbandona gli occhi, un progetto speciale di Patrick Tuttofuoco, uno degli artisti italiani più noti e apprezzati della sua generazione.  A cura di Davide Ferri e parte del programma istituzionale di ART CITY Bologna, la mostra aprirà al pubblico martedì 30 gennaio e proseguirà fino a domenica 18 febbraio esponendo una serie di nuove produzioni dell’artista e due lavori recenti. Abbandona gli occhi presenta forme e modalità emblematiche della pratica di Tuttofuoco fin dagli esordi: l’utilizzo di materiali industriali e sintetici come il neon, il ferro e la plastica; l’inclinazione a coinvolgere lo spettatore ad abitare la mostra, più che a porsi come osservatore distaccato. Al contempo il progetto sviluppa aspetti che fanno parte del lavoro recente dell’artista: l’attenzione al medium scultura, realizzata con materiali industriali/sintetici come il metacrilato e classici come il marmo; l’inclinazione a tradurre la forma in figura, che in Abbandona gli occhi ripete, in punti diversi dello spazio, la figura del corpo.

Dove: Palazzo De’ Toschi
Quando: Fino al 18 febbraio 2024



alberto meda
© Miro Zagnoli
 

Milano: “Alberto Meda - Tensione e leggerezza”

La mostra presenta quarant’anni di attività di Alberto Meda, ingegnere, designer e progettista italiano, con progetti, fotografie, prototipi, disegni e materiali inediti. Il percorso si sviluppa in sette sezioni che seguono i principali filoni della sua poetica compositiva: la ricerca di leggerezza visiva e costruttiva attraverso esercizi meccanici, tensioni e sospensioni, l’attenzione all’integrazione delle funzioni, la tecnologia e i materiali, l’utilizzo della luce e il concetto evoluto di comfort. La riflessione sul progetto e sul rapporto tra design, tecnologia e utente si sviluppa nella Design Platform e negli spazi della Quadreria, con un’installazione luminosa concepita appositamente per lo Scalone d’Onore.

Dove: Triennale Milano
Quando: Fino al 24 marzo 2024



massimodecarlo
 

Milano: “Primo alfabeto”

Una mostra che riunisce eccezionalmente le opere iconiche e pioneristiche che Gianfranco Baruchello realizza tra il 1959 e il 1962. A cura di Carla Subrizi e Maria Alicata, Primo alfabeto presenta una selezione di opere incentrata sull’idea di alfabeto e comprende pittura, oggetti e disegni, dai quali emergono gli aspetti formali e concettuali di una ricerca già peculiare. L’alfabeto parte dal corpo e anche il mentale risiede per Baruchello nella parte del cervello, l’ipotalamo, che sovraintende al desiderio, all’irrazionale, agli stati meno controllati dalla ragione. Un’anatomia che individua zone tra il fisico e lo psichico, tra l’organico e l’inorganico, sia individuali che collettive, «funzione di uno nell’altro» scrive Baruchello, è attraversata da figure che diverranno i termini chiave del suo alfabeto: paura, energia errore, bisogno inappagato, entità ostile, rumore entropia, memoria di ciò che precede, figli che verranno, zone di confine tra il certo e l’incerto. Una serie di entità-base si configura in un alfabeto che parte da situazioni affettive, dove per affetto si intende il rovesciamento che dal razionale, dall’astrazione del linguaggio arriva al sentire del corpo, che registra, rimanda, trattiene, respinge».

Dove: Massimo de Carlo
Quando: Fino al 9 marzo 2024



oliviero toscani
 

Marina di Bibbona: “Oliviero Toscani. Professione fotografo”

Cento opere per illustrare 60 anni di carriera del celebre fotografo italiano, Oliviero Toscani.  Le sue foto sono a volte ironiche, divertenti, altre crude e sconvolgenti come la celebre foto del malato di Aids, il suo sguardo e la campagne pubblicitarie a cui ha lavorato negli anni ’80 e poi ’90 hanno cambiato il modo di vedere il mondo. Tra i lavori in mostra anche il suo primo grande scandalo: il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’, il bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007, ma anche le immagini realizzate per la moda da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.

Dove: Forte dei Cavalleggeri
Quando: Fino al 31 ottobre 2024



backstage
Mimmo Cattarinich, Il regista Giuseppe Patroni Griffi dirige Laura Antonelli sul set di "Divina Creatura, 1975, Courtesy Associazione Culturale Mimmo Cattarinich
 

Abano Terme: “BACKSTAGE - Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena”

I volti di grandi attori e registi della storia del cinema internazionale come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Anthony Quinn, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Capucine, Catherine Deneuve, Roberto Benigni, Claudia Cardinale, Maria Callas ma anche protagonisti contemporanei come Giuseppe Tornatore, Pedro Almodovar, Antonio Banderas, Javier Bardem, Isabelle Huppert, Rupert Everett, Rutger Hauer, Carlo Verdone, Monica Bellucci, Natalie Portman e Penelope Cruz sono soltanto alcuni dei protagonisti delle fotografie di Mimmo Cattarinich, al quale il Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme dedica la mostra a cura di Dominique Lora. 100 fotografie provenienti dall’immenso archivio dell’Associazione culturale Mimmo Cattarinich di Roma, capaci di raccontare la storia del cinema italiano e internazionale dagli anni Sessanta ai giorni nostri.

Dove: Museo Villa Bassi Rathgeb
Quando: Fino al 16 giugno 2024



hugopratt
 

Cremona: “L’Ulisse di Hugo Pratt - Di mari e avventure prima di Corto Maltese”

Una mostra che nasce da un connubio, quello della leggenda dell'antico eroe greco Ulisse e le tavole che Hugo Pratt realizzò nel 1963 per il Corriere dei Piccoli, qualche anno prima della nascita del suo più celebre marinaio: Corto Maltese. Ed è un incontro anche quello tra due importanti realtà del Comune di Cremona: il Museo Archeologico che ospita la mostra, esponendo le tavole fianco a fianco dei suoi reperti, e il Centro Fumetto Andrea Pazienza che organizza l'esposizione nell'ambito del suo 35° anniversario. I magici disegni di Hugo Pratt descrivono i colori, le espressioni, le paure, i silenzi di uno degli eroi antichi più amati e più discussi, l’eroe del viaggio, protagonista di un percorso di vita che è da sempre simbolo di libertà e di avventura ma anche di potere e di inganno. In mostra saranno esposte 25 tavole originali, fronte b/n, retro a colori, collocate tra le opere del Museo, oltre a più di 100 pagine del libro. Potrete ammirare inoltre numeri originali del Corriere dei Piccoli e altre pubblicazioni di Pratt.

Dove: Museo Archeologico San Lorenzo
Quando: Fino al 3 marzo 2024



dalisi
courtesy Fondazione MAXXI
 

Roma: “Riccardo Dalisi - Radicalmente”

Architetto, designer e artista, premiato due volte con il Compasso d’Oro, Riccardo Dalisi è stato uno dei più poliedrici e anticonvenzionali progettisti italiani degli ultimi decenni. A un anno dalla sua scomparsa, una grande retrospettiva per presentare l’opera di Riccardo Dalisi nella sua estrema varietà e originalità: dai laboratori creativi con i bambini di Napoli al design “ultrapoverissimo”, dall’architettura alla reinterpretazione della caffettiera napoletana, dalle installazioni urbane alla rilettura delle mitologie mediterranee. Attraverso disegni, schizzi, arredi, ricami, oggetti, libri, sculture, dipinti, fotografie, documenti d’archivio, filmati e altri materiali, si scopre il carattere radicale e rivoluzionario del “metodo Dalisi”. Emergono anche i fertili contatti che Dalisi ebbe con artisti, designer, architetti e critici tra cui Mimmo Jodice, Alessandro Mendini, Giancarlo De Carlo, Massimo Pica Ciamarra, Mimmo Paladino, Enrico Crispolti, Andy Warhol, Joseph Beuys, Ettore Sottsass, ecc. L’allestimento a cura di Studio Novembre evoca l’immagine di un mondo sottosopra immergendo il visitatore in un paesaggio onirico popolato dalle creazioni di Dalisi. La mostra include inoltre il lavoro di ricerca che l’artista fotografo Vincenzo Castella ha sviluppato in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, insieme a un gruppo di giovani artisti visivi – Daniele Marzorati, Davide Barberi, Edoardo Bonacina, Josefine Jyllnor – a partire dalle tracce dell’architetto napoletano.

Dove: Maxxi
Quando: Fino al 3 marzo 2024



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© Juergen Teller
 

Milano: “Juergen Teller - i need to live”

Il fotografo tedesco Juergen Teller – attivo dalla prima metà degli anni Novanta – è noto in tutto il mondo per le sue opere raffiguranti personaggi famosi, i provocatori editoriali per importanti pubblicazioni e le originali campagne di moda. Tra le oltre 1.000 opere esposte in mostra si trovano sia lavori personali che opere su commissione, immagini note e delle nuove serie fotografiche, oltre a video e a installazioni. i need to live – dichiarazione e allo stesso tempo frase motivazionale – riassume le sensazioni dell’artista a fronte dei tragici incidenti che hanno segnato la sua vita. Con i suoi scatti riconosce la fragilità dell’esistenza umana e celebra l’importanza di essere vivi.

Dove: Triennale Milano
Quando: Fino al 1 aprile 2024



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© Lucrezia Roda
 

Milano: “Allan McCollum - Minime Variazioni”

Allan McCollum, uno tra gli artisti americani concettuali più originali e influenti, è in mostra a Milano presso la Galleria Fumagalli: un progetto appositamente pensato per lo spazio principale della galleria, composto da 660 elementi realizzati tra il 1988 e il 1992, che andranno a comporre un’unica estesa installazione: Collection of Drawings. L’opera restituisce la ricerca cinquantennale dell’artista che si concretizza in “collezioni” di opere – disegni o oggetti scultorei, da pochi elementi a diverse migliaia – apparentemente prodotti in serie, ma caratterizzati da sottili e minime variazioni di forme e colore che distinguono il singolo dalla “massa”. Dagli anni ’70, Allan McCollum indaga e pone in discussione la dicotomia tra produzione a mano di opere uniche e produzione di massa, tra indagine artistica dell’individuo e destinatari tradizionalmente intesi come folla senza nome, proponendone il superamento e la creazione di nuove identificazioni per gli spettatori in contrasto con le categorizzazioni dell’arte tradizionale di produttore e destinatario valutato in base a istruzione e classe. Per tale attenzione ai processi di ricezione culturale, l’opera di McCollum è stata spesso associata alle ricerche dei contemporanei Michael Asher, Daniel Buren, Andrea Fraser, Louise Lawler e Allan Ruppersberg.

Dove: Galleria Fumagalli
Quando: Fino al 29 marzo 2024



pierfaustobagattivalsecchi
 

Milano: “Vivi l’Archivio. Pier Fausto Bagatti Valsecchi e l’architettura di paesaggio”

Approfondimento espositivo pensato per mettere in luce il materiale archivistico conservato dalla Fondazione Bagatti Valsecchi. Il secondo appuntamento di questa rassegna è dedicato all’architetto Pier Fausto Bagatti Valsecchi (1929-2023) e al suo eccezionale archivio rivolto al mondo dell’architettura di paesaggio e ai giardini. Figura indissolubilmente legata alla nascita della Fondazione Bagatti Valsecchi – istituita nel 1975 da un profondo desiderio condiviso con il padre Pasino e le sorelle Cristina, Anna Maria e Fausta – Pier Fausto è protagonista delle vicende culturali del secondo dopoguerra milanese. Il guardaroba della Camera Verde si trasforma in un archivio aperto, un luogo della memoria che conserva testimonianze che si presentano come materiale di studio con cui il visitatore è chiamato ad interagire.  Con questa mostra il Museo omaggia uno dei suoi fondatori con il materiale che Pier Fausto ha raccolto e prodotto con passione durante la sua lunga vita per condividerne un sintetico ritratto teorico, progettuale e intellettuale. Pier Fausto Bagatti Valsecchi ha infatti sempre sostenuto la specificità dei giardini come monumenti caratterizzati dalla presenza di materiali viventi perorando la necessità di concepire il giardino sia come monumento sia come documento: elementi che vanno studiati, confrontati e conservati.

Dove: Museo Bagatti Valsecchi
Quando: Fino al 25 febbraio 2024



architetture inabitabili
 

Roma: “Architetture Inabitabili”

Nata dal desiderio di esplorare il fascino e la complessità di alcune architetture inabitabili in Italia, la mostra illustra otto esempi distribuiti su tutto il territorio nazionale (il Gazometro di Roma; il Memoriale Brion ad Altivole; il campanile semisommerso di Curon, in Trentino-Alto Adige; il Cretto di Gibellina; il Lingotto di Torino; gli Ex Seccatoi di Città di Castello; la Torre Branca di Gio Ponti; i Palmenti di Pietragalla) attraverso una scelta di immagini che li ritraggono per tipologia, destinazione d’uso ed epoca di costruzione. La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata e realizzata da Archivio Luce Cinecittà, ideata dalla Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia e curata da Chiara Sbarigia con Dario Dalla Lana.  Tra le circa 150 immagini che fanno parte della mostra, spiccano le foto di grandi autori italiani come Gianni Berengo Gardin, Guido Guidi, Marzia Migliora, Gianni Leone e molti altri. A livello internazionale, si segnalano le immagini di Mark Power, Sekiya Masaaki, Steve McCurry. Appositamente realizzate per la mostra sono poi le bellissime immagini di Francesco Jodice e di Silvia Camporesi, dalle quali è stata tratta la copertina di catalogo.

Dove: Musei Capitolini, Centrale Montemartini
Quando: Fino al 5 maggio 2024



mimesis
 

Milano: “Mimesis. Ritratti animali”

La mostra racconta il mondo animale e il rapporto uomo-ambiente attraverso l’espressione pittorica del ventitreenne Marco Grasso, giovane artista naturalistico, cogliendo, tramite l’interazione fra i ritratti degli animali rappresentati, non solo la dimensione estetica ma anche quella interiore, con uno sguardo attento alla biodiversità e alla conservazione ambientale. La zebra, il leone, il lupo e la civetta: specie molto conosciute colte in atteggiamenti o situazioni che fanno emergere le loro peculiarità fisiche e caratteriali si mescolano ad altre più rare e minacciate come la tigre siberiana, il panda gigante e il leopardo delle nevi. Accanto alle opere iperrealistiche, in mostra anche alcuni ritratti realizzati in quattro monocromi (blu, verde, terra e rosso), che alludono a elementi ricorrenti in natura e uniscono simbolicamente tutte le opere come parte dello stesso habitat naturale. Gli animali ritratti escono così dalla visione di uno scatto fotografico nella dimensione astratta e concettuale della pittura contemporanea, permettendoci di entrare in un percorso naturalistico immersivo che ci porta a conoscere ed esplorare i segreti e i valori del mondo naturale. La mostra è promossa dal Comune di Milano – Cultura e dal Museo di Storia Naturale con il patrocinio di WWF Italia.

Dove: Museo di Storia Naturale di Milano
Quando: Fino al 24 marzo 2024



cameratorino
Gerda Taro, Republican militiawoman training on the beach, outside Barcelona, August 1936. International Center of Photography, Gift of Cornell and Edith Capa, 1986 Courtesy International Center of Photography
 

Torino: “Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra”

Un’altra grande mostra del Centro Italiano per la Fotografia - dopo le personali dedicate a Dorothea Lange e André Kertész - che racconta con circa 120 fotografie uno dei momenti cruciali della storia della fotografia del XX secolo, il rapporto professionale e affettivo fra Robert Capa e Gerda Taro, tragicamente interrottosi con la morte della fotografa in Spagna nel 1937. L’intensa stagione di fotografia, guerra e amore di questi due straordinari personaggi è narrata nella mostra di CAMERA - curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi - attraverso le fotografie di Gerda Taro e quelle di Robert Capa, nonché dalla riproduzione di alcuni provini della celebre “valigia messicana”, contenente 4.500 negativi scattati in Spagna dai due protagonisti della mostra e dal loro amico e sodale David Seymour, detto “Chim”. La valigia, di cui si sono perse le tracce nel 1939 - quando Capa l’ha affidata a un amico per evitare che i materiali venissero requisiti e distrutti dalle truppe tedesche - è stata ritrovata solamente nel 2007 a Mexico City, permettendo di attribuire correttamente una serie di immagini di cui fino ad allora non era chiaro l’autore o l’autrice.

Dove: CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Quando: Fino al 2 giugno 2024





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 05 febbraio 2024

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