Il nuovo progetto di interior firmato dalla designer Maria Vittoria Paggini ci conduce alla riscoperta della casa come luogo di intimità, in un viaggio tra cromatismi vibranti e decori inconsueti per vivere l’essenza di noi stessi.
Ecco un progetto che esplora il concetto di nudità all'interno di un contesto iconografico erotico e simbolico. Attraverso una rivoluzione dei tradizionali schemi abitativi, mettiamo in primo piano il corpo umano, trasformandolo in un palcoscenico di profonda intimità. Ci liberiamo dai veli degli stereotipi per rivelare la vera essenza di noi stessi, partendo proprio dal corpo e eliminando l'associazione spesso distorta di oscenità ad esso legata.
“Una casa massimalista che attraversando stereotipi, anatomie, pulsioni ed energie profonde vuole recuperare l’autenticità della nostra umanità” MVP
A far l’amore comincia tu: un'incitazione a lasciarsi andare, a superare timidezze e riserve non appena si attraversa la soglia della casa-galleria. Qui, mondi diversi entrano in dialogo, come la nudità e il progetto d'interni.
©️ Ilaria Corticelli
Virtuosismi cromatici, e tratti bold creano interni dal sapore decò. Colori accattivanti e decisi, i pavimenti e le aperture, sono realizzate con specifiche vernici Molteni, le pareti colorate con pigmenti naturali di Paint Up, senza tralasciare l’importanza del soffitto della lounge room con affreschi moderni fatti a mano da Gouache.
©️ Ilaria Corticelli
Gli interni si vestono di nudità: un ossimoro progettuale nota di riconoscimento nelle opere degli artisti coinvolti dalla designer toscana.
Il corpo maschile è protagonista della carta da parati creata ad hoc dall’artista Tatiana Brodatch realizzate da Glove, le tende della lounge room illustrate ad acquerello da Michele Chiocciolini che firma anche il decoro Kamasutra nella stanza guardaroba, riprodotto in scala da Gouache. Sebastien Notre, invece, descrive il corpo femminile con il murales nella sala da pranzo, un espressionismo magnetico, il suo, che decora anche la lounge room mentre le tonalità si fanno accese nelle tele neorealiste di Michael Slusakowicz.
©️ Ilaria Corticelli
Una stanza avrà la porta serrata, l’unico modo per guardare al suo interno sarà tramite un grande oblò. È la zona notte in questione. La precauzione è stata creata per permettere di ammirare la grande illustrazione dinamica senza avere niente che possa interferire, è così che si è scelto di esporre l’opera di Damiano Groppi.
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 18 marzo 2024