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La Milano Arch Week guarda all’architettura debole

Milano — 08 maggio 2024

Dal 20 al 26 maggio 2024 ospiti e attività si estendono da Triennale a Politecnico, passando per 80 appuntamenti diffusi e il nuovo format As strong as you can

Si svilupperà intorno all’idea di architettura debole, di un’architettura che si pone in ascolto dei bisogni e delle aspettative dei cittadini, che dialoga con il territorio e i suoi abitanti: dal 20 al 26 maggio, la sesta edizione della Milano Arch Week, settimana dedicata ad architettura, trasformazioni urbane e futuro delle città, sarà in continuità tematica con la precedente che, diffusa sul territorio, trattava le periferie. 

Al Lavio Condominio
Milano Arch Week 2023, Al Lavio Condominio
 

L’obiettivo della Milano Arch Week 2024 è quello di diventare un momento di riattivazione sociale e culturale delle energie della città per indagare a fondo il potere abilitante dell’architettura. Implicito omaggio a due maestri recentemente scomparsi, Gianni Vattimo, filosofo del Pensiero debole, e Andrea Branzi, progettista di una Modernità debole e diffusa, Milano Arch Week 2024 vuole indagare le possibilità presenti in quell’ “insieme infinito di ‘piccole cose’” che è la città. Interrogando con dolcezza le sue fragilità, emergeranno prospettive per guardare la città e le città con occhi nuovi. Verranno ascoltate le voci attive di nuove comunità, seguiti i percorsi inediti tracciati da guide di eccezione, sovvertendo il punto di vista di fronte alle realtà più consolidate. Per riflettere su questi temi sono stati invitati architetti e designer internazionali, studi e professionisti emergenti, urbanisti e paesaggisti, tra cui Lina Ghotmeh, Christian Kerez, Boonserm Premthada, Peris+Toral Arquitectes, Alessandro Petti e Sandi Hilal, lo studioFlores y Prats, Francisco Alonso. 

Visita guidatta ex macello
Milano Arch Week 2023, Visita guidata al progetto ARIA Ex Macello. Ph. Gianluca Di Ioia
 

Dopo l’ottimo riscontro nel 2023, anche quest’anno Milano Arch Week ha lanciato una call per attivare tutti i quartieri della città attraverso una programmazione varia, plurale e condivisa. Al bando hanno aderito istituzioni, associazioni, realtà locali, cooperative, cittadini, fondazioni, ricercatori, artisti, professionisti, gruppi studenteschi e studi di progettazione che hanno proposto una riflessione sui temi della manifestazione. La call ha rappresentato un’importante piattaforma di ricognizione delle attività presenti sul territorio e di ascolto rispetto agli interessi degli abitanti della città: dall’housing sociale agli edifici in stato di abbandono, alla riattivazione degli spazi in disuso; dall’inclusione sociale alla rappresentazione delle diverse comunità presenti nella città di Milano. Sono oltre 80 gli appuntamenti selezionati attraverso la call, che si svolgono in 46 sedi diffuse nella città: scuole, teatri, associazioni, biblioteche, giardini di quartiere, chiese, Comuni dell’area metropolitana. Una rete di luoghi che dal centro arriva ai quartieri più esterni. La manifestazione si apre così al dialogo con le diverse istituzioni e i quartieri della città, coinvolgendo attività e iniziative locali e raccontando la natura policentrica, complessa e vitale di Milano. Novità di questa edizione è il format As strong as you can, immaginato come una sequenza di racconti, che raccoglie progetti e ricerche di giovani voci che fanno emergere come la pratica contemporanea sia un orizzonte plurale, dove fragilità e debolezza ridefiniscono le prospettive e i confini dell’architettura. 

patio politecnico
 

Nell’arco delle giornate di sabato 25 e domenica 26 maggio  si susseguiranno degli speed talk di circa 30 minuti l’uno,con progettisti e studi tra cui: Gia Mussi, Tenet, Studio Ser, La Rivoluzione delle Seppie, Atelier Fanelsa, Elena Barthel, Zattere + Riccardo Orsini, Orizzontale, Oasi, Ecòl, Frantoio sociale, HPO, Zarcola, Linearama, Captcha, Abnormal. Durante le serate del 23, 24, 25 e 26 maggio in Triennale, dopo le lecture, sono in programma proiezioni e talk nel Giardino Giancarlo De Carlo, tra cui Bamboo Dialogues, il film Big Ears Listen with Feet di Beka & Lemoine, il film di Elettra Fiumi Radical Landscapes, il documentario di Francesca Molteni Green Over Gray su Emilio Ambasz. È inoltre in programma un omaggio ad Andrea Branzi, attraverso la proiezione di una selezione di film di e con l'architetto recentemente scomparso. Inoltre, nei giorni di Milano Arch Week in Triennale apre la mostra Gae Aulenti (1927-2012), una delle più importanti retrospettive sul lavoro e sulla vita dell’architetta.

Le sedi principali dell’Arch Week saranno il Politecnico di Milano e Triennale Milano e ospiteranno tavoli di lavoro, talk, lecture e workshop.





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 08 maggio 2024

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