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Le mostre e gli eventi da non perdere a giugno

— 03 giugno 2024

La nostra selezione di mostre e appuntamenti da non mancare questo mese.

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Bergamo: “Pensare come una montagna”
Pensare come una montagna è il programma culturale diffuso promosso dalla GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo per il biennio 2024-2025. Oltre agli spazi del museo coinvolge il territorio e le comunità della provincia, creando un percorso di condivisione di esperienze artistiche sui temi della sostenibilità e della collettività. Il programma prevede il coinvolgimento di venti tra artisti o gruppi di artisti, e il primo ciclo si tiene con appuntamenti che vanno da adesso a inizio settembre, con Sonia Boyce, Mercedes Azpilicueta, Chiara Gambirasio, Lin May Saeed e Studio Ossidiana in collaborazione con Frantoio Sociale, che si attivano tra Bergamo, Brembate, Castione della Presolana e Dalmine.

Dove: GAMeC e location diffuse
Quando: fino al 22 settembre



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Torino: “L'ecologia è sociale, in pratica”
Il Circolo del Design presenta L'ecologia è sociale, in pratica, mostra che pone il design all’intersezione tra la crisi ambientale e le questioni politiche e sociali contemporanee, attraverso10 azioni progettuali collettive guidate da designer italiani ed europei per riflettere su nuovi modi di abitare il pianeta, protagonista anche di questa edizione di Earthrise - Design for a Living Planet, la cui edizione 2023 aveva visto invece lavorare in tandem design e ricerca scientifica. L'appuntamento, finalizzato anche in questo caso a diffondere visioni, ricerche e progetti del mondo del design per incidere sulla sostenibilità della vita sul nostro pianeta, indaga molteplici temi sotto la lente dell'ecologia sociale: le azioni collettive esposte producono un effetto trasformativo sulle comunità in cui i progetti agiscono. In mostra lavori di: Marginal Studio, Alvaro Catalán De Ocón, Studio Gisto, Floating University, Makramé APS, Atelier NL, Post Disaster, Station+ (s+).

Dove: Circolo del Design
Quando: dal 6 giugno al 16 dicembre



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Louise Bourgeois UNTITLED (NO. 7), 1993-2009. Ph. Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by SIAE, Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

Roma: “Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria”
Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria è la prima mostra dedicata a un’artista contemporanea donna alla Galleria Borghese, e la prima esposizione romana dell’artista franco-americana tra le più influenti del secolo scorso. Ideata da Cloé Perrone e curata con Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith, l’esposizione è incentrata sul grande contributo della Bourgeois alla scultura e la profonda connessione tra la sua pratica artistica e la Galleria Borghese. Il percorso espositivo attraversa alcune sale, i Giardini segreti e il padiglione dell’Uccelliera – luoghi che Louise Bourgeois aveva esplorato con ammirazione durante la sua prima visita a Roma nel 1967. Circa 20 opere scultoree che dialogano con l'architettura unica del Casino Borghese e con la sua collezione, sono incentrate sui temi della metamorfosi, della memoria e sull'espressione di stati emotivi e psicologici. Queste tematiche, esplorate anche dagli artisti della collezione Borghese, sono rinvigorite dalla lente contemporanea di Bourgeois, che offre nuove prospettive sull'esperienza umana, grazie anche alla sua straordinaria diversità di forme, materiali e scale, che le hanno permesso di esprimere una gamma di stati emotivi. In occasione della mostra, anche l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ospita un’opera dell’artista, allestita negli appartamenti storici del Cardinale Ferdinando de’ Medici: No Exit, un’installazione formata da una scala incorniciata lateralmente da pannelli e da due grandi sfere situate alla sua base.

Dove: Galleria Borghese
Quando: dal 21 giugno al 15 settembre



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Merano: “La Linea Insubrica”
La mostra La Linea Insubrica è il primo progetto espositivo del programma triennale ideato e curato da Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi dal titlolo The Invention of Europe: a tricontinental narrative (2024-2027). Il progetto curatoriale prende in prestito la formula The Invention of Africa del filosofo congolese Yves Valentin Mudimbe per realizzare un’indagine critica nell’idea di Europa come costruzione ideologica e fisica. Questa prima mostra prende la forma di una narrazione corale dedicata all’approfondimento delle relazioni tra Europa e Africa attraverso i contributi di undici artisti contemporanei: Liliana Angulo Cortés, Sammy Baloji, Binta Diaw, Abdessamad El Montassir, Ufuoma Essi, Alessandra Ferrini, Kapwani Kiwanga, Francis Offman, Vashish Soobah, Betty Tchomanga, The School of Mutants. L'esposizione mette gli artisti in rapporto dialogico con l’immagine speculativa della linea insubrica, geo-punto che attraversa la città di Merano, una cucitura nella superficie terrestre emersa a seguito della collisione tra la placca tettonica europea e quella africana. La Linea Insubrica realizza un percorso multidisciplinare che, a partire dagli spazi di Kunst Meran Merano Arte, si estende a tutta la città tra installazioni, video, opere pittoriche, performance e interventi sonori, e si amplia ulteriormente con un ricco public program multidisciplinare.

Dove: Kunst Meran Merano Arte
Quando: fino al 13 ottobre



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Ph. Alessandro Saletta - DSL Studio © Triennale Milano

Milano: "Gae Aulenti (1927- 2012)"
La mostra - realizzata in collaborazione con l’Archivio Gae Aulenti e curata da Giovanni Agosti con Nina Artioli, direttrice dell’Archivio Gae Aulenti, e Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale - rende omaggio a una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design italiano e internazionale del secondo Novecento e dei primi anni Duemila, con la prima grande mostra monografica sulla sua intera carriera, durata oltre sessant’anni.
La mostra ripercorre in maniera sintetica, ma spettacolare grazie all'allestimento progettato da studio Tspoon, la sua storia umana e professionale, con un occhio di riguardo agli intrecci tra l’architettura e le altre arti, oltre che tra la cultura e la politica. L'esposizione ricostruisce, in grandezza 1:1, segmenti dei lavori di Gae Aulenti selezionati tra un campionario di tipologie (allestimenti di mostre e di musei, case private, showroom, stazioni di metropolitana, scene di teatro…), che presentano una sequenza di ambienti che il visitatore può esplorare.

Dove: Triennale Milano
Quando: fino al 12 gennaio 2025



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Sesto San Giovanni: “Campari: l'arte dell'industria”
Campari: l’arte dell’industria, un viaggio per immagini fotografiche attraverso la storia di Campari è la nuova mostra che inaugura la galleria del bitter più famoso della lombardia, mettendo in risalto le radici della storia industriale del gruppo e arrivando fino ai giorni nostri. La mostra si snoda attraverso due itinerari fotografici, uno dedicato alla dimensione storica attraverso 29 scatti d'archivio e l’altro improntato al presente, ritratto nell’inedito progetto realizzato per l’occasione dalla fotografa statunitense Jill Mathis (Texas, USA). Il racconto dell’attività produttiva dei giorni nostri è affidato alle inquadrature dello stabilimento di Novi Ligure, il più grande impianto attivo di Campari Group, che, esposte in dittici e trittici, ripercorrono gli spazi dai magazzini ai locali del reparto infusione in cui vengono trattate le erbe aromatiche, alle linee di imbottigliamento, per cogliere l’eleganza propria dei gesti che animano i processi produttivi in atto ogni giorno.

Dove: Galleria Campari
Quando: fino al 30 settembre



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Marcia Hafif, Roman windows, 1969. Courtesy Marcia Hafif Studio

Roma: “Roma, 1961 – 1969 ” e “Il sospetto del paradiso”
Al MACRO hanno inaugurato simultaneamente due mostre monografiche. La prima è una retrospettiva dedicata alla pittrice statunitense Marcia Hafif (Pomona, 1929 – Laguna Beach, 2018), che racconta il suo rapporto con Roma, e con la sua comunità artistica, attraverso opere realizzate durante il lungo soggiorno dell'artista nella città. Hafif giunge in Italia nel 1961 tramite un viaggio di ricerca a Firenze, per poi arrivare a Roma dove rimane fino al 1969. Roma, 1961 – 1969 presenta opere su tela e su vinile, realizzate tra il 1964 e il 1968 e caratterizzate da uno stile che Hafif ha definito come “pop-minimale”, nelle quali i pattern geometrici lasciano progressivamente spazio alle hill shapes, le forme collinari tra le più rappresentative del periodo romano dell’artista, per finire con quattro serie di fotografie in bianco e nero. Il sospetto del paradiso è invece la prima mostra che un’istituzione museale dedica alla poeta Patrizia Cavalli, figura cardine della poesia italiana del secondo Novecento, la cui casa romana è stata un importante luogo di incontro per l’ambiente culturale della capitale. Il progetto espositivo permette di conoscere, attraverso oltre 200 fotografie di Lorenzo Castore, la casa di Via del Biscione vicino a Campo de’ Fiori, dove Cavalli ha vissuto per quasi 50 anni, e include anche una selezione di dattiloscritti, manoscritti, e progetti editoriali legati all'arte.
Rimane on show anche la mostra Autoritratto al lavoro di Elisabetta Benassi, con l'installazione The Dry Salvages 5729 Aureole 1.

Dove: MACRO
Quando: fino al 25 agosto



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Luca Nostri, Buenos Aires Matanza Riachuelo, 2022, courtesy Ghella

Roma: “Nuove avventure sotterranee”
La mostra e la pubblicazione correlata, entrambe a cura di Alessandro Dandini de Sylva, forniscono un punto di vista straordinario sulla costruzione di grandi infrastrutture sotterranee in Italia, Canada, Argentina, Australia e Nuova Zelanda attraverso lo sguardo di cinque autori della fotografia italiana contemporanea (Stefano Graziani, Rachele Maistrello, Domingo Milella, Luca Nostri, Giulia Parlato), grazie a Ghella, azienda di ingegneria infrastrutturale fondata nel 1894 . Il percorso di mostra comprende oltre centocinquanta immagini: quelle degli artisti che hanno osservato e interpretato le infrastrutture, lasciando una "distanza poetica" tra i cantieri e la loro rappresentazione, e quelle provenienti dagli archivi di Ghella, che documentano infrastrutture realizzate tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Duemila. 

Dove: MAXXI 
Quando: dal 14 giugno al 25 settembre 2024





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 03 giugno 2024

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