La nostra selezione di mostre e appuntamenti da non mancare questo mese.
Davide Benati, Taccuino di Kthmandu, acquerello su carta, 1977. Ph. Fabio Fantini
Rimini: “Biennale Disegno Rimini”
Dodici diverse mostre animano la quarta edizione della Biennale Disegno Rimini, che ha per quest’anno il tema “Ritorno al viaggio. Dal Grand Tour alla fantascienza”. Dopo la casa, il tavolo, i pensieri, le carte e i progetti accumulati durante la pandemia si è infatti tornati nuovamente a riflettere sul viaggio. I mille disegni esposti provengono dall’Accademia Reale di San Fernando di Madrid e dai Fonds Régional d’Art Contemporain de Picardie, spaziano dai taccuini di viaggio di Felice Giani a quelli di Mattotti; dalle incisioni di Piranesi ai progetti di Thayaht; ma anche da importanti collezioni private come lo Studiolo Rivi con maestri degli anni Cinquanta e Sessanta come Morandi, Fontana e Fautrier; dai Carteles del cinema cubano ai disegni de La rosa di Bagdad al Cantiere Contemporaneo. Si dispiega così, nei luoghi principali della città, un percorso tra le immagini che rivela tutta la vocazione d’accoglienza di Rimini.
Dove: location diffuse
Quando: fino al 28 agosto
Milano: “EL SEED. Waves Only Exist Because the Wind Blows”
Waves Only Exist Because the Wind Blows (Le onde esistono solo perché il vento soffia” è il titolo della nuova opera d’arte su scala monumentale di eL Seed che si potrà ammirare sulle pareti esterne del “Cubo” di Pirelli HangarBicocca, per una superficie totale di 1000 mq. eL Seed, artista contemporaneo la cui pratica comprende sia la pittura che la scultura, nei suoi murales utilizza il potere del linguaggio per stabilire connessioni ed evocare idee di unità e coesione, celebrando la bellezza e la particolarità del patrimonio culturale di differenti Paesi. Waves Only Exist Because the Wind Blows celebra il viaggio comune e il bisogno di appartenere a un luogo. Con la forma di un’onda che raffigura il tema dell’andare e venire, l’opera amplifica il proprio significato, si rivolge a tutti e parla delle memorie collettive di ognuno di noi e degli strati della nostra identità. Il progetto è curato da Cedar Lewisohn, autore di diverse pubblicazioni sull’arte in spazi pubblici e sulla Street Art.
Dove: Pirelli HangarBicocca
Quando: opera permanente, inaugurazione gratuita il 3 luglio su prenotazione
Milano: “L'archivio fotografico dello Studio Ballo & Ballo al Castello Sforzesco”
Nella seconda metà del Novecento la storia del design l’hanno fatta anche le immagini che l’hanno portato tra le pagine delle riviste e dei cataloghi di tutto il mondo: molte di queste sono state scattate dallo studio fotografico Ballo & Ballo, fondato da Mariarosa Toscani Ballo insieme al marito Aldo Ballo nel 1957. L’archivio dello studio è costituito da 184.203 fotografie, che sono state donate al Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco che diventa con questa mostra la sede permanente della raccolta. Tra i clienti dello studio ci sono stati architetti e designer di fama mondiale e alcune delle aziende che hanno portato le icone del design italiano in tutto il mondo; molte delle fotografie realizzate dallo studio sono entrate nell’immaginario collettivo e tutt’oggi pubblicate come immagini di riferimento.
Dove: Castello Sforzesco
quando: fino al 30 settembre
Gorizia: “Italia Sessanta. Arte, moda e design. Dal Boom al Pop”
Una mostra che racconta un decennio effervescente e controverso durante il quale, ai complessi mutamenti sociali e politici, si sono sovrascritte spinte creative, nuovi approcci e nuove visioni che hanno cambiato per sempre i modi di vivere, di abitare, lavorare, vestire, amare e gestire il tempo libero.Ad accogliere i visitatori sarà una Ferrari 275 gtb del 1965, affiancata da una Lamborghini Miura: i curatori – Carla Cerutti per il design, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin per la moda e Lorenzo Michelli per le arti visive – hanno scelto di raccontare il decennio sottolineando le assonanze di generi, aprendosi al design e alla moda soprattutto, ma anche all’arte.
Dove: Palazzo Attems Petzenstein
Quando: fino al 27 ottobre
Nuoro: “Nairy Baghramian. Pratza e domo. Una casa semiotica mai costruita”
Nairy Baghramian ha ricevuto nel 2023 il Premio Nivola per la scultura e firma quest’anno il progetto espositivo per il museo sardo che raccoglie le opere di uno dei più importanti scultori italiani del Novecento. La mostra comprende opere degli artisti e designer Nairy Baghramian, Phyllida Barlow, Nicolas Hsiung, Janette Laverrière, Rosemary Mayer, Win McCarthy, Julie Mehretu, Oscar Murillo, Paulina Olowska, Monika Sosnowska, Mariantonia Urru.
Il titolo di Baghramian “Pratza ’e domo” (letteralmente “piazza di casa”) riprende l’espressione che in Sardegna designa lo spazio antistante un’abitazione, spesso provvisto di una panchina o di una sedia su cui è possibile sostare; un’area di transizione al tempo stesso privata e pubblica, individuale e collettiva. Questo spazio si lega all’idea della “casa semiotica mai costruita”, un progetto realizzato da Baghramian nel 2008 insieme a Janette Laverrière e Henrik Olesen. Il progetto per il Museo Nivola combina l’interesse dell’artista per i confini tra spazio pubblico e privato, esterno e interno, per il confine tra arte e design, tra dimensione estetica e dimensione ornamentale, e per l’incompiuto e il non finito, il non realizzato.
Dove: Museo Nivola
Quando: fino al 3 novembre
Macerata: “Vis-à-vis. Ritratti moderni e contemporanei”
Questa riflessione sulla ritrattistica settecentesca e contemporanea, a cura di Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci, ospita oltre 60 opere che accostano maestri del passato e artisti del presente, italiani e internazionali: autori settecenteschi - Pier Leone Ghezzi, Sebastiano Ceccarini, Carlo Magini -, artisti contemporanei - Evgeny Antufiev, Eduardo Arroyo, Matthew Attard, Luigi Bartolini, Joseph Beuys, Marco Cingolani, Michelangelo Consani, Fabrizio Cotognini, Enzo Cucchi, Thomas De Falco, Antony Gormley, Maggi Hambling, Diango Hernández, Leiko Ikemura, Jiri Kolar, Mark Manders, Annette Messager, Fulvio Morella, Roman Opalka, Laura Paoletti, Vettor Pisani, Carol Rama, David Reimondo, Klaus Rinke, Kiki Smith -, insieme alle prestigiose collezioni del museo, in particolare autori del ‘900 fra cui Nanda Vigo, Osvaldo Licini, Aligi Sassu.
Dove: Musei Civici Palazzo Buonaccorsi
Quando: fino al 12 gennaio 2025
Oscar Graubner, Margaret Bourke-White in cima al Chrysler Building. New York City, 1932 ca. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection
Torino: “Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960”
L’esposizione vede protagonista una grande maestra della fotografia del Novecento: l’americana Margaret Bourke-White, con circa 150 fotografie che delineano un percorso, a cura di Monica Poggi, che racconta il lavoro, la vita straordinaria, l’altissima qualità degli scatti di Bourke-White, capaci di raccontare la complessa esperienza umana sulle pagine di riviste a grande diffusione, superando con determinazione barriere e confini di genere. Le trasformazioni del mondo, cuore della ricerca di Bourke-White, trovano posto sulla copertina del primo numero della leggendaria rivista LIFE, si leggono nei suoi iconici ritratti a Stalin e a Gandhi, nei reportage sull’industria americana, nei servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento.
Dove: CAMERA - Centro Italiano per la fotografia
Quando: fino al 6 ottobre
Courtesy of Pinksummer
Genova: “The Morbid Palace”
La collettiva estiva di Pinksummer dal titolo The Morbid Palace, il Palazzo Morboso, non si tiene nella galleria, ma in uno spazio rimasto segreto e abbandonato. La stanza, curiosa e imponente, si trova dentro a un palazzo del XIII secolo nel centro della città. La mostra, essendo una collettiva di galleria - seppur verranno presentate anche opere nuove prodotte per l’occasione e una performance inaugurale di Georgina Starr, con in seguito una seconda performance di Luca De Leva - costituisce un’occasione per intravedere un’attitudine tipica che accomuna gli artisti rappresentati che, pur muovendo tutti da una prospettiva pessimistica, non la risolvono mai in una contemplazione intimista chiusa nei propri affetti, ma la trasformano piuttosto in stimolo, impulso di vita attiva e combattiva del presente, impegnata. In mostra opere di: Mariana Castillo Deball, Plamen Dejanoff, Luca De Leva, Mark Dion, Peter Fend, Invernomuto, Koo Jeong A, Tobias Putrih, Jorge Queiroz, Tomás Saraceno, Bojan Šarčević, Georgina Starr, Luca Trevisani, Cesare Viel.
Dove: Ex Chiesa dell’Angelo Custode
Quando: fino al 27 settembre
Milano: "ODE to Rebirth"
Spring Studios, la multidisciplinary creative house, è lieta di presentare ‘ODE’, il suo primo progetto dedicato ai talenti emergenti e alla libera espressione artistica. Concepito come un omaggio alla creatività nella sua forma più autentica, per ‘ODE’ Spring Studios commissiona nuove opere ad alcuni degli artisti più interessanti del panorama contemporaneo. Il primo capitolo del progetto, intitolato ‘ODE to Rebirth’, debutta con una pubblicazione in edizione limitata e mostre simultanee presso i suoi storici spazi di Milano, Londra e New York. Spring Studios ospita così l’esposizione nel proprio ufficio a Milano, aperto nel 2017 in zona Tortona e disegnato a quattro mani con l’architetto Fanny Bauer-Grung, co-fondatrice dello studio Quincoces-Drago, offrendo al pubblico la rara occasione di accedere al dietro le quinte del suo lavoro.
Su prenotazione: rsvp@springstudios.com
Dove: Spring Studios, via Savona 37
Quando: fino al 14 luglio
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 01 luglio 2024