Le architetture dimenticate invadono Facebook. Ecco il caso "Forgotten Architecture"
Bianca Felicori, architetto e ricercatrice, ci racconta le origini del progetto che vede le architetture dimenticate invadere i social. Inizialmente nato come gruppo Facebook e sbarcato successivamente su Instagram, permette agli appassionati di architettura di scambiarsi stimoli, idee e suggestioni.
Ci racconti cos'è Forgetten Architecture? Come nasce il progetto?
Forgotten Architecture nasce per caso, dall’unione di vari input, una mattina di maggio. Chi mi conosce, o chi legge gli articoli che scrivo, sa che sin dai primi anni di università ho sviluppato un certo feticismo per la ricerca di architetti, o opere, lasciate nell’ombra, spesso poco approfonditi (o per niente approfonditi) nelle Scuole di Architettura. È questo il caso, per citare il mio 'primo amore', di Marcello D’Olivo o di Aldo Loris Rossi, anch’esso membro dell’APAO di Zevi. Poi credo fortemente nella condivisione di informazioni, nella vita virtuale e in quella reale. Mi piace tanto imparare, conoscere e scoprire cose nuove e sono fortunatamente circondata da personaggi, del settore e non, con cui condivido questa tendenza allo scouting. Così ho creato il gruppo, senza tante aspettative, senza dare troppe indicazioni, soltanto lasciando libere le persone (non gli utenti, ma persone) di dialogare tra loro, di condividere.
Cimitero Parabita,Anselmi e Chiatante, 1967-82, foto Adriano Nicoletti
Quali sono le linee guida da seguire all'interno della community?
Per spiegare la linea guida del progetto, ho fornito loro un esempio pratico: quest'anno, nel padiglione Cuba della mostra Broken Nature presso la Triennale di Milano ho scoperto Las Escuelas Nacional De Arte - 1961, La Habana (Cuba) - di Vittorio Garatti, Roberto Gottardi, Ricardo Porro, due architetti italiani insieme a un architetto cubano, commissionata da Fidel Castro e Che Guevara, nell'ambito della politica educativa promossa subito dopo la rivoluzione. Ora, io non conoscevo né loro né tantomeno il progetto. Questo è bastato per innestare un meccanismo di sharing incredibile: nel giro di pochi giorni abbiamo collezionato più di 350 architetture realizzate restate nell'ombra, magari perché di progettisti poco noti - o poco studiati - magari perché di grandi architetti alle prime armi e quindi meno acclamate.
Dico abbiamo perché “Forgotten Architecture” non ha come fine quello di essere un progetto archivistico - quanti ne abbiamo già visti - ma quello di essere il risultato di pura e genuina condivisione del nostro apparato culturale rispetto a questo tema. Siamo tanti, siamo diversi: ci sono professori di storia dell’architettura come studenti, professionisti di varie età, amici, parenti. Ancora ci sono vari aspetti da definire, ma voglio che anche questo si faccia insieme, che il gruppo continui ad avere questa naturalezza, questa leggerezza, quasi pop. C’è grande affetto dentro. Per questo vorrei aggiungere il commento di Cherubino Gambardella di questa mattina che trovo che calzi a pennello: “Forgotten Architecture è una meraviglia. Non è nostalgico ma aiuta a pensare l'architettura in modo diverso dal noiosissimo mainstream”.
Aldo Loris Rossi, Casa del Portuale, Napoli, 1968-80. foto Fabrizio Vatieri
Ci sono regole rigide a cui attenersi?
Forgotten Architecture non ha regole prestabilite ma soprattutto è un progetto di pura e genuina condivisione. Il gruppo parte da una prima interpretazione del termine: Forgotten non va frainteso con abbandonato o scarsamente curato, ma ha varie sfumature: Forgotten è l’architettura di un grande maestro dimenticata, è l’opera di un architetto minore mai considerata, è la piccola chiesa dell’archi-star mai studiata in Università e così via. Con una certa naturalezza, dallo scambio di informazioni, si è definito un arco temporale che va dai primi del Novecento ad oggi, ma la cosa più interessante sono le rubriche, ognuna con il proprio limite spaziale.
-
Forgotten Architecture: in contesto europeo, unica eccezione per gli italiani all’estero che possono essere condivisi. (con il sottoinsieme #forgottenhouses e #forgottendeserthouses)
-
A Famous Forgotten: la rubrica sulle opere meno note dei grandi maestri, contesto mondiale
-
Vari sottogruppi: Chiese, Cimiteri, Prospetti, Gas Stations, Night Clubs, Bar, Capsules, Padiglioni, Playground, Piscine
-
Progetti Arch and Art dove un artista collabora con un architetto
-
Rubriche regionali: Forgotten Architecture Campania, Calabria, Puglia per ora, curate da membri del gruppo
Se il racconto del progetto vi ha appassionato non vi resta che entrare nel gruppo e aggiungervi a questa forte community.
Foto Copertina: ©Fabrizio Vatieri
Tag: Architettura
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 28 maggio 2021