DesignSingapore presenta le sue “Visioni sul Futuro” per immaginare il vivere post pandemico.
In mostra sette progetti dove il design gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di una “resilienza” finanziaria, mentale ed emotiva per la società del futuro.
Dal 10 dicembre 2020 al 7 gennaio 2021, la mostra "Visions of the Future" curata da DesignSingapore (Dsg) esplora alcune tendenze frutto della pandemia ancora in corso. E lo fa presentando sette progetti che guardano al miglioramento della salute e al benessere dell’uomo attraverso la rivisitazione di rituali e pratiche tradizionali, l’applicazione di processi sostenibili, di nuovi materiali e di sistemi di sicurezza sviluppati attraverso il design.
I designer sono stati selezionati attraverso un bando lanciato a fine 2019 da Dsg, e poi guidati nello sviluppo dei propri progetti da Wendy Chua e Gustavo Maggio, fondatori dello studio di design multidisciplinare di Singapore Forest & Whale.
La mostra, esposta al Design Centre di Singapore e anche online in versione digitale, mette in evidenza la potenza del design nella salvaguardia della salute e del benessere dell’uomo. Al di là delle necessità immediate dettate dalla crisi, la mostra esplora alcune credenze culturali intangibili ma profondamente radicate, che resistono nonostante un futuro pieno di incertezze. Attraverso nuove interpretazioni del concetto di “rituale”, il design gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di una “resilienza” finanziaria, mentale ed emotiva.
Vediamo insieme i progetti selezionati.
"Mass Production of Happiness" di Yingxuan Teo è un dispositivo per fare il sapone con ingredienti naturali. Un progetto che aspira ad un futuro in cui gli imballaggi in plastica monouso vengono eliminati dall'industria cosmetica, per essere sostituiti con sistemi "fai da te" completamente sostenibili.
"Rewind" di Poh Yun Ru è uno strumento terapeutico di stimolazione cognitiva per le persone affette da demenza, che insiste sulla ripetizione di suoni, odori e immagini per stimolare la memoria del paziente. Poh Yun Ru ha progettato uno strumento per coinvolgere l'agilità mentale e l'acutezza nelle persone anziane che, anche a causa del coronavirus, sono costrette a rimanere a casa e a vivere in isolamento senza contatto fisico con i propri familiari.
Con un approccio sperimentale alla, Sheryl Teng cerca di indagare come l'aria possa prendere vita sotto forma di un tessuto pneumatico, che risponda alle esigenze dell'utente e dell'ambiente - creando la collezione "Pneumatics’ Touch". L'innovativa serie serve a re-immaginare il sistema e l'applicazione di oggetti pneumatici, sfruttando al massimo le sue proprietà di isolamento termico.
Lin Qiuxia presenta artefatti contemporanei come contenitori di speranza, attraverso la collezione "Ji Jian Wu". Ispirati dagli antichi rituali della Geomanzia cinese, ogni oggetto di Lin Qiuxia è come un amuleto e progettato per mantenere il significato Feng Shui associato alla sua tradizionale controparte.
“Canvas” offre un approccio visionario alla cultura del "fare e riparare", passata di moda quando le merci e i prodotti hanno cominciato a diventare drasticamente più economici. I designer Ng Luowei e Mervyn Chen hanno presentato una vernice di gomma liquida ad asciugatura rapida utilizzata come materiale per restaurare e riparare scarpe usurate. Il lavoro ricorda la cultura della riparazione, in netto contrasto con la frugalità dell'imminente recessione economica dovuta alla pandemia.
"Design Probes" di Kevin Chiam offre soluzioni di design volte ad evitare determinati comportamenti inconsci come il toccarsi la faccia in periodo di pandemia. “Soap Tattoos” sono tatuaggi di sapone per bambini, che si sciolgono a contatto con l'acqua per rivelare le impronte degli animali, mentre "Echo" è un sistema di allarme antincendio che aggiunge un palloncino al sistema tradizionale, per motivare l'evacuazione degli occupanti da un edificio.
La collezione "Chun" di Jasmine Quek - parte del suo più ampio progetto "Phenomenal Wood" - è una reinterpretazione moderna degli articoli da tè tradizionali utilizzati nella cerimonia cinese del tè GongFu. Il set da tè contemporaneo, che esplora nuove interpretazioni di materiali familiari, porta un rituale di consapevolezza nelle nostre case in tempi di stanchezza da quarantena.
Le sette opere presentate in "Vision of the Future" sottolineano le opportunità derivanti dalla crisi immaginando nuovi rituali per una nuova normalità. Attraverso innovazioni nell'artigianato, nella tecnologia e nei materiali, i designer ci presentano un futuro di speranza nonostante le difficoltà.
La mostre e il programma completo di tavole rotonde e podcast sono disponibili e consultabili sul sito dedicato www.visionsofthefuture.sg.
Tag: Sostenibilità
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 09 dicembre 2020