Bam è il suo del martello che picchia sull’incudine. Bam è anche l’acronimo di Bottega Artigiana Metalli, una realtà nata nel 2008 a Nuoro, in Sardegna, da un’idea di Tonino Bruno, fabbro di terza generazione, insieme ai figli Vittorio e Andrea, laureati rispettivamente al Politecnico di Milano e all’Accademia di Belle Arti di Brera. Artigianalità e ricerca sono valsi a Bam il XXII° Compasso d’Oro, ADI, per il progetto di Domo - XIX Biennale dell'Artigianato sardo commissionato da Ilisso Edizioni: una collezione di oggetti dedicata al tema della casa tradizionale sarda reinterpretata in funzione delle modalità abitative di oggi. Competenza e abilità maturate nella lavorazione del ferro battuto, del rame, dell’ottone e dell’acciaio si intrecciano in questo progetto in una ricerca che sfuma i confini tra arte, artigianato e design.
In che modo la tradizione del saper fare artigiano incontra nuove visioni espressive nel vostro lavoro?
Fin da piccoli, aiutando nostro padre, abbiamo vissuto “la bottega”, sentito i suoi odori, partecipato al lavoro e imparato le tecniche tradizionali di lavorazione del metallo. La visione che abbiamo oggi deriva sicuramente da questa esperienza ma anche dall’imprinting artistico che ha sempre contraddistinto nostro padre, insegnante all’istituto d’arte e con un pensiero contaminato dall’arte a priori, che si sono poi intrecciati con i nostri percorsi personali di studio universitario. Io mi sono laureato all’Accademia di Brera, mentre mio fratello Vittorio si è laureato al Politecnico di Milano, per poi tornare in Sardegna. Dopo 15 anni di gavetta, possiamo dire che abbiamo finalmente trovato l’alchimia giusta: siamo arrivati a un punto dove possiamo iniziare a creare il nostro racconto.
Come è nata la volontà di esplorare nuovi materiali accanto a ferro battuto, rame, ottone e acciaio
All’università ci hanno insegnato a rapportarci con tutti i materiali: un designer deve sapersi relazionare con tanti argomenti, materiali e discipline per trovare la soluzione più appropriata per l’oggetto che deve disegnare. Tornati qui in Sardegna, ci siamo trovati circondati da botteghe con maestri artigiani come nostro padre, che posseggono segreti e tecniche e parlano la nostra stessa lingua artigiana, e abbiamo deciso di instaurare un vero dialogo con queste realtà. Nelle nuove madie "Tonie" e "Teh" che stiamo presentando in questo periodo, ad esempio, la struttura e le gambe in acciaio corten si incontrano con le ante in legno massello intagliate da artigiani locali: ispirate alla tipica cassapanca sarda, reinterpretano il motivo decorativo della tradizione locale, il fiore, purificandolo e trasformandolo in una grafica stilizzata, inserita in forme pulite e contemporanee di design.
Vi andrebbe di raccontare com’è nata la collaborazione con Antonio Marras?
Da quando abbiamo fondato Bam Design nel 2008, abbiamo creato un nostro linguaggio e sperimentato l’utilizzo di nuovi materiali e l’incontro con altri progettisti, persone che ci hanno dato uno sguardo esterno rispetto al nostro lavoro. Con Antonio Marras abbiamo fatto un percorso: aveva visto la nostra produzione e incuriosito è venuto nella nostra bottega. Da li è nato un rapporto collaborativo che è sfociato nella produzione di una fontana costituita da 15 contenitori che creavano un percorso d’acqua imponente, in cui abitavano 100 pesci: un’opera legata al concetto della sperimentazione sugli oggetti di recupero omaggio a Maria Lai, proprio anche del suo lavoro di stilista, per la mostra Ferroacquapesci ospitata nel suo showroom milanese di via Cola di Rienzo nel Fuorisalone 2015.
Quanto è importante il vostro legame con il territorio? Avete in programma nuove collaborazioni con realtà locali?
Il nostro obiettivo è quello di valorizzare tutto quello che il nostro territorio ci offre attraverso le sue eccellenze artigianali, creando sinergie e collaborazioni con altri artigiani locali. Ora stiamo lavorando sul legno, ma ci saranno presto il vetro, la ceramica e il cuoio, protagonisti delle nostre collezioni future, nell’idea di valorizzare i saperi, le esperienze e le tradizioni di quella grande officina che è la Sardegna.
Avete appena lanciato il nuovo e-commerce di BAM, cosa viene dopo?
Ora stiamo lavorando al lancio di un film realizzato insieme a Gianluca Vassallo e White Box Studio: “Libertà” è un manifesto poetico, un inno all’umanità e alla consapevolezza, che passa attraverso la messa in scena della tensione perenne a cui gli individui, i corpi sociali, le comunità sono sottoposti: lo sviluppo della soggettività o la resa all’omologazione. È un tema identificativo di BAM Design, una storia che ha protagonista l’uomo e in cui tutti i nostri oggetti appaiono sullo sfondo, ad accompagnarlo.
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 20 aprile 2021