Teva, azienda farmaceutica leader nei farmaci equivalenti e biologici, ha presentato in occasione di Fuorisalone Digital la nuova veste grafica dei suoi prodotti. Il progetto prevede una grafica migliorata, ancora più chiara e in grado di facilitare la riconoscibilità dei farmaci, con l’obiettivo di favorirne un’assunzione ancora più corretta e consapevole. Ne abbiamo parlato con il dottor Umberto Comberiati, Business Unit Head di Teva Italia.
Come è nata l’esigenza di rinnovare la comunicazione dei prodotti a marchio Teva?
Si tratta di una scelta messa in campo per rispondere ai nuovi bisogni. L’obiettivo di Teva è quello di dare risposte concrete a una domanda di salute. Milioni di pazienti nel mondo assumono i nostri farmaci, è stato fondamentale partire dalle loro esigenze, insieme a quelle di medici e farmacisti, per sviluppare il design e la nuova grafica delle nostre confezioni. Grazie all’analisi dei risultati di una ricerca condotta su 4.000 persone nel mondo (medici, farmacisti, pazienti e caregiver), Teva ha potuto approfondire quali erano questi nuovi bisogni.
Per farlo Teva ha ascoltato anche i propri stakeholder in Italia, avvalendosi del lavoro di Doxapharma, per procedere con il progetto di rebranding delle confezioni dei propri prodotti. Quanto è importante questo processo di indagine durato due anni?
La ricerca condotta da Doxapharma che abbiamo promosso è stata condotta su un campione di circa 400 intervistati tra pazienti e operatori sanitari, e conferma l’importanza del packaging dei medicinali per ogni target di riferimento e soprattutto la forza distintiva della nuova grafica delle confezioni, considerata ulteriormente migliorativa rispetto alla precedente da oltre il 70% del campione totale. Più dell’80% degli Healthcare Professional ritiene inoltre che la confezione possa favorire l’aderenza terapeutica e l’appropriatezza d’uso, sia nell’utilizzo a casa che in ospedale.
In che modo il design è stato uno strumento utile per migliorare la comunicazione dei prodotti farmaceutici, favorendone tra le altre cose un’assunzione consapevole?
Gli attuali confezionamenti registravano già un importante gradimento da parte dei medici di medicina generale e dei farmacisti territoriali che gli assegnavano un voto di 8, su una scala da 1 a 10. Fare di meglio era sicuramente una sfida che abbiamo scelto di affrontare e che ci ha portato a compiere un ulteriore passo in avanti in termini di riconoscibilità e funzionalità. L’approccio fondato sul design thinking, con la progettualità quale leva preziosa di innovazione, è stato fondamentale per fare la differenza.
Quali soluzioni innovative sono state adottate per aggiornare la veste grafica delle confezioni e raggiungere gli obiettivi prefissati?
Teva innova non soltanto studiando e producendo ogni anno nuovi farmaci. Questa volta si è scelto di innovare le confezioni, che rappresentano il linguaggio con cui farmacisti e medici comunicano con il paziente. E si è partiti da una domanda semplice: la confezione è importante? La risposta, grazie alle conferme di Doxapharma, è stata affermativa. Per il 75% dei pazienti ascoltati le nuove grafiche sono più convincenti delle precedenti. Della stessa opinione sono anche gli operatori sanitari coinvolti nella ricerca: Per tutti e quattro i target, infatti, le grafiche delle nuove confezioni sono più chiare, più complete e più riconoscibili. Risultato coerente ed esemplificativo dell’approccio che abbiamo adottato, orientato al design thinking e fondato sull’ascolto.
"Teva per te" è il payoff della campagna di comunicazione dedicata. Quali sono i valori che l’azienda ha scelto di comunicare?
"Teva per te", 3 parole che racchiudono in modo distintivo l’essenza di questo progetto, l’essenza di quello che Teva fa ogni giorno per aiutare i pazienti a sentirsi meglio. Abbiamo voluto sviluppare questa campagna per comunicare in primis ai pazienti e ai care giver, ma anche ai medici e ai farmacisti, i cambiamenti apportati e per spiegare loro i relativi benefici. La campagna ‘Teva per te’, attiva sulle principali testate e sui canali digitali, esprime proprio la nostra volontà di essere sempre più vicini ai pazienti e, lavorando insieme a medici e farmacisti, dare risposte immediate a temi come aderenza terapeutica, gestione delle cronicità e appropriatezza d’uso. Anche attraverso una confezione che parla chiaro.
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 01 maggio 2021