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Medelhan, la piattaforma che mette in contatto i market-maker del design

Tips, Osservatorio — 26 agosto 2021

Nasce da un’intuizione di Roberto Cuneo la piattaforma Medelhan, punto di incontro per professionisti del mondo del design e dell’architettura di alta fascia. Un luogo dedicato al networking che si rivolge a un pubblico di architetti, designer e developer, dove connettersi, scambiare idee e proporre progetti. Va da sé che l’impatto della pandemia ha reso le relazioni sempre più frammentate, un contesto in cui il progetto Medelhan ha offerto una risposta efficace.

Partiamo dall’inizio: come nasce l’idea di creare una piattaforma business to business per facilitare le connessioni tra i professionisti del settore?

Il nuovo modello di business inaugurato da Medelhan è nato come soluzione rispetto a un bisogno che da tempo necessitava risposta e che, reso maggiormente evidente dalla chiusura delle fiere e dalle numerose restrizioni imposte dalla pandemia, era diventato imprescindibile. Io e il mio team abbiamo infatti rilevato come architetti, designer e developer riscontrassero sempre maggiori difficoltà a trovare i servizi e i prodotti più adatti nella confusione data dall’abbondanza di offerta e nel connettersi direttamente con le persone giuste dei brand cui sottoporre i loro progetti. D’altra parte anche le aziende, non potendo più basarsi sul modello retail, dove i clienti in target sono facilmente individuabili, faticano tantissimo a trovare nuovi clienti, ma soprattutto non riescono a raggiungere le persone chiave per la scelta dei loro prodotti. Da qui è nata Medelhan, la prima piattaforma analogica che agevola le relazioni tra i market-maker del mondo del design e dell’architettura di alta fascia. In un settore fortemente improntato su temi quali fiducia e reputazione, Medelhan riunisce una selezione in continua espansione dei migliori brand, developer, architetti e designer in ambito internazionale. A differenza delle piattaforme dai grandi numeri, Medelhan è pensato come uno spazio riservato unicamente ai decision-maker del settore. Solamente un tale modello operativo può infatti garantire l’affidabilità e il valore dei membri che ne fanno parte, permettendo allo stesso tempo di abbattere le barriere spazio-temporali e i costi attribuibili ai processi di ricerca e selezione. Grazie alle relazioni personali che il team di Medelhan stabilisce con ciascuno dei suoi membri e ad un’attenta operazione di analisi e profilazione, possiamo così garantire match-making realizzati davvero su misura.

Quali sono le principali opportunità che un brand, un professionista o un investitore può ottenere aderendo alla membership di Medelhan?

Entrare in Medelhan significa essere parte di una élite globale e altamente selezionata di professionisti del mondo dell’architettura e del design. Aderire alla nostra membership, e avere quindi accesso a tutti gli strumenti riservati ai membri, vuol dire avere a disposizione un team di esperti interamente dedicato a soddisfare i bisogni dei singoli. Questo significa metterli in comunicazione con professionisti del settore in target con i loro obbiettivi e con il loro mercato di riferimento. Medelhan permette infatti di ottenere in maniera diretta i contatti dei decision-maker del design e dunque di confrontarsi con esperti del settore a livello internazionale, risparmiando su viaggi e operazioni di digital marketing. Attraverso i suoi strumenti di comunicazione – tra i quali la nostra newsletter e il magazine Design Courier – Medelhan garantisce inoltre visibilità ed esposizione su un target di migliaia di professionisti del design e architettura, investitori, imprenditori e giornalisti.

Tra le altre cose, Medelhan offre la possibilità di scoprire contenuti e partecipare ad una serie di incontri con architetti di fama mondiale per inquadrare i temi di attualità. Quanto è importante fare content marketing per un progetto come il vostro?

Per Medelhan è fondamentale portare avanti progetti di content marketing al fine dare visibilità ai suoi membri e mettere loro a disposizione importanti strumenti di informazione. Noi lavoriamo infatti sia con grandi nomi internazionali – tra i quali figurano Zaha Hadid Architects, HBA e Perkins&Will – sia con eccellenze locali e meno conosciute. Per questo motivo, attraverso webinar, interviste e articoli dedicati, vogliamo far conoscere al nostro pubblico i segreti del successo dei leader del settore, sia relativamente agli aspetti tecnici e progettuali quanto al business. Allo stesso tempo, facendo uso dei medesimi strumenti, Medelhan desidera offrire visibilità alle eccellenze meno in vista che possono suscitare l’interesse di investitori internazionali.

Come immagini il futuro delle fiere del settore arredo e design? Vedremo un superamento del sistema fieristico?

A mio parere, il sistema fieristico sta vivendo un periodo di grande cambiamento. Pur rimanendo la necessità di incontri fisici e di eventi ‘reali’ – in opposizione ad eventi ‘digitali’ – le fiere dovranno fare sempre di più i conti con l’introduzione di una componente virtuale, indispensabile al fine di amplificarne il messaggio e la visibilità internazionale. Un altro aspetto fondamentale e che, d’altronde, fa parte dell’identità e della mission stessa di Medelhan, sarà quello di garantire la centralità di Milano in quanto capitale internazionale del design. Grazie alle numerose fiere ed eventi legati al design che Milano ha ospitato negli ultimi quarant’anni, la città si è infatti affermata come capitale del design in termini culturali. In qualità di opinion leader e grazie agli stretti rapporti che ci legano ai maggiori protagonisti del settore, noi di Medelhan puntiamo infatti a rendere Milano anche capitale internazionale del commercio e degli investimenti che gravitano attorno al mercato del design e dell’architettura. Dunque, avere una visione internazionale e sapersi adattare al cambiamento mantenendo Milano al centro saranno, a mio avviso, le carte vincenti delle fiere del futuro. Se gli organizzatori sapranno giocarle, non si parlerà di superamento, ma piuttosto di evoluzione.

Dare valore a Milano come città del design è dunque una delle missioni di Medelhan. Quali sono gli altri obiettivi di Medelhan per il futuro?

Dare visibilità al talento è un altro importante obbiettivo che ci siamo posti. Con questo intendo facilitare i giovani designer di talento nel loro ingresso al settore e dar loro l’opportunità di emergere e farsi notare dai grandi professionisti che lavorano con noi. Per questo motivo, abbiamo già avviato diverse  collaborazioni con istituti di design italiani e internazionali, come la recente iniziativa Design Switzerland Matchbox: Industry connect, che ha visto la partecipazione di Giulio Cappellini in qualità di padrino dell’evento. Si tratta di un format del tutto nuovo che ha permesso di creare un network tra gli studi emergenti selezionati e le imprese partnership del progetto, volto ad aprire un dialogo e dar vita a nuove collaborazioni grazie ai meeting one-to-one che Medelhan ha organizzato. Tra gli altri obbiettivi che tengo a sottolineare, vi è il nostro impegno in termini di sostenibilità e rispetto dei protocolli ESG. Noi ci definiamo orgogliosamente plastic-free e paper-less e per questo non facciamo uso di stampanti né di materiali non riciclabili o compostabili. Da noi la sostenibilità non è intesa solamente in termini ambientali, ma anche in termini sociali e di governance. Significativa è anche la scelta del mio team, costituito unicamente da donne che lavorano da diverse città italiane e nel mondo. Con quella che si potrebbe definire un’estremizzazione del concetto di ‘smart-working’, Medelhan ha infatti coniato lo ‘spread-working’, che si traduce in una grande attenzione rispetto alle qualità dei membri del team indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Una scelta che, anche in questo caso, è stata incoraggiata dal contesto della pandemia. 

 





Tag: Interviste



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 26 agosto 2021

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