La storica esattoria si rinnova su progetto dello studio di architettura Il Prisma e grazie all’intervento site-specific dell’artista milanese.
A Milano la storica esattoria di piazza Vetra al numero 17 si rinnova attraverso il progetto di riqualificazione Vetra Building a cura dello studio di architettura Il Prisma su commissione di Axa Investment. L’inaugurazione, alla presenza del sindaco Beppe Sala e del direttore della direzione Quartieri e Municipi, Franco Zinna è fissata per giovedì 11 novembre alle 18.30, quando verrà svelata l’installazione luminosa temporanea dell’artista Patrick Tuttofuoco, realizzata con la direzione artistica della rivista Artribune e la curatela di Helga Marsala.
L’ex esattoria, costruita tra il 1959 e il 1963 su progetto di Ferdinando Reggiori, si apre al quartiere con un ambiente multifunzionale grazie alle commercializzazioni degli uffici da parte di JLL e Cushman & Wakefield e degli spazi retail da parte di Engel & Völkers. L’edificio è costituito da due corpi di fabbrica per una superficie complessiva di quasi 30mila metri quadrati, con un nuovo complesso direzionale su 5 livelli con food court al piano terra.
"Il progetto di Vetra Building è pensato per entrare in risonanza con le potenzialità del luogo, per generare un’esperienza il più possibile immersiva e coinvolgente. Quello che restituiamo oggi al quartiere è un nuovo ecosistema aperto, vario. L’opportunità di offrire a chi sceglierà di frequentare questo luogo, un’esperienza che non si spegne quando termina l’orario di lavoro ma che anzi si accende di vita evolvendo durante le ore del giorno, nei diversi momenti della settimana e dell’anno", spiega Stefano Carone, managing partner de Il Prisma.
A raccontare l’opera site specific “X” di Patrick Tuttofuoco è la curatrice Helga Marsala: "La sua scultura luminosa, incastonata sulla facciata del palazzo, è iconica sottolineatura di quel processo di rinascita e “illuminazione” che ha guidato l’intero progetto di riqualificazione e ristrutturazione. Il contatto, la cura, il legame, il senso delle relazioni umane e sociali, la possibilità di fare comunità. Il disegno si fa scrittura di luce in superficie, conferendo all’edificio l’energia e il peso di una fisicità tutta umana. Edificio-corpo, proiettato in avanti, verso la piazza, la città, le persone".
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 03 novembre 2021