È uno dei primi brand di design italiani a cambiare il proprio Statuto, unendo finalità di lucro e di beneficio sociale tra i suoi obiettivi.
Visionnarie cambia statuto e da gennaio 2022 diventa Società Benefit, definendo il proprio business come promotore di valore positivo per la comunità. Per Benefit si intende una società che, oltre al perseguimento del profitto economico, ha la finalità di portare beneficio sociale.
IPE-Visionnaire intende perseguire, nell’esercizio dell’attività economica, uno o più effetti positivi - o ridurre gli effetti negativi - nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti ed associazioni ed altri portatori di interesse. Questi fattori sono parte della missione dell’azienda: le finalità di beneficio comune sono perseguite nello svolgimento del business, in maniera integrata ed inserite nel proprio Statuto per allineare e proteggere la missione nel medio e lungo termine.
Il primo Codice Etico di IPE-Visionnaire è del 2012: per favorire un ambiente di lavoro ispirato al rispetto, alla correttezza ed alla collaborazione, con il coinvolgimento di dipendenti e collaboratori e l’obiettivo di definire con chiarezza l’insieme dei valori e delle responsabilità che IPE riconosce, accetta, condivide ed assume. Nel 2019 Visionnaire pubblica il libro d’arte Decalogo, opera curatoriale che introduce i dieci valori fondanti della società, dove già esisteva la promessa di un percorso programmatico, di un impegno etico.
“Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo societario, che rappresenta il coronamento di un lungo percorso imprenditoriale fatto di esperienza ed etica del lavoro”, dichiarano Leopoldo Cavalli, CEO di Visionnaire ed Eleonore Cavalli, art director del brand. “Dedichiamo questo traguardo ai fondatori dell’azienda Vittorio, Pompeo e Carlo Cavalli e soprattutto a nostro padre Luigi Cavalli, che ci ha trasmesso la competenza, la visione verso il futuro e l’amore per il nostro lavoro. Ringraziamo inoltre i nostri soci dei fondi partecipanti Ergon Capital ed Altopartners per aver creduto in questo progetto che ci rende pionieri di una trasformazione profonda nel settore, con la transizione da lusso a meta-lusso”.
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 21 dicembre 2021