Milano è la città in Italia che offre un'ampia varietà di concept workspace. Sono più di 80 in città gli spazi dedicati al coworking, in un crescendo continuativo.
Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano in Italia sono 305.000 di Smart Worker, ovvero lavoratori dipendenti che godono di autonomia nella scelta delle modalità di lavoro in termini di luogo, orario e strumenti utilizzati. Sul fronte lavoratori autonomi, invece, l’Italia è il Paese che registra il secondo tasso più alto di self-employed in Europa: il 21% degli occupati, dietro solo alla Grecia (29%) e sei punti percentuali sopra una media Ue del 14 per cento. Lo rivelano gli ultimi dati Eurostat, calcolati su un totale di 30,6 milioni di persone auto-impiegate in Europa tra i 15 e i 64 anni di età.
Sono solo alcuni dati che ci segnalano come il mondo del lavoro sia sempre più in evoluzione e in movimento. Oltre alle modalità lavorative, cambiano anche gli strumenti e gli spazi di lavoro, che diventano sempre più flessibili, dinamici, oltre che condivisi.
Milano è la città in Italia che più rappresenta questa tendenza a definire nuovi concept workspace. Infatti, da una recente mappatura apparsa su Il Foglio, gli spazi dedicati al coworking in città sono circa 80, in un crescendo continuativo. Una tendenza globale in realtà, che incontra le esigenze di professioni, professionisti e aziende che hanno sempre più bisogno di una rete di spazi a cui appoggiarsi e - soprattutto - di network in cui crescere e profilerare. Le risposte a questi bisogni sono molteplici, dalle caffetterie come Otto dove è possibile lavorare on the go connessi al Wi-Fi sorseggiando un buon caffè, ai workspace come Copernico e Spaces che offrono dalla postazione in coworking all’ufficio arredato e personalizzato in un contesto condiviso e ricco di servizi, passando per Talent Garden che ha fatto dell’innovazione e della formazione la sua bandiera.
Tendenze office design
Possiamo quindi parlare di una nuova tendenza del design dello spazio di lavoro, che guarda sempre più al benessere delle organizzazioni e delle persone, con l’obiettivo di accelerare la crescita e aumentare la produttività. Quali sono, quindi, gli ultimi trend del design dell’ufficio? E come saranno gli uffici del futuro?
Per Cristina Cutrona, fondatrice dello studio Revalue di Milano, architetto con 25 anni di esperienza nel settore ufficio e curatrice dell’allestimento «Saranno soprattutto il luogo delle relazioni. Di fronte a un mondo soggetto a cambiamenti imprevedibili e dove predomina la tecnologia, è fondamentale riportare l’attenzione sull’uomo. L’architetto che progetta l’ufficio deve porsi in ascolto degli individui». Recenti studi dimostrano, infatti, che la formula dell’open space standard è decisamente obsoleta, quasi controproducente (si calcola che faccia perdere circa il 15-20% della produttività a causa del rumore di fondo e della disattenzione). «Negli ultimi anni il ‘paesaggio ufficio’ si è evoluto in una formula ibrida, meno rigida dove le persone possono decidere come e dove lavorare. Il prossimo step? Un ufficio mutevole, una sorta di scenografia in continuo movimento dove l’individuo possa sentirsi libero».
Della stessa opinione, Matteo Ragni, designer milanese due volte premio Compasso d’Oro: «La parola chiave è flessibilità: gli uffici diventano spazi multitasking e versatili che assolvono più funzioni contemporaneamente. L’ufficio privato lascia spazio a quello in condivisione, i cosiddetti coworking. Sono veri acceleratori di relazioni e generatori di occasioni di scambio». «In questo momento – continua Ragni – l’attenzione dei designer si sposta su lounge e caffetterie che favoriscono una comunicazione più efficace e facilitano incontri casuali».
Quali sono gli elementi di design dell’ufficio su cui investire?
1. Open office: la pianta rigida lascia spazio all’open space, dove la flessibilità dei sistemi di partizione mobili permette di adattarsi velocemente ai cambiamenti delle modalità di lavoro, favorendo l’integrazione di differenti elementi di arredo. La modularità è un carattere essenziale nella progettazione dei layout spaziali di oggi, pensati per avere una suddivisione razionale, con sistemi facilmente modificabili e adattabili alle diverse esigenze del personale. Gli uffici perimetrali stanno scomparendo, lasciando spazio ad aree aperte, meeting room informali e zone relax per l’incontro tra i lavoratori, dove condividere le proprie idee.
2. Private Corners: se il trend più diffuso è quello che vede protagonisti gli open space e gli ambienti flessibili, i progettisti devono tenere conto anche della necessità di privacy e del bisogno di concentrazione dei lavoratori. L’isolamento acustico, ad esempio, delle zone adibite a focus work, permette di svolgere in tranquillità tutte le attività che non ammettono distrazioni. Il progetto dei layout degli uffici deve tener conto della posizione di queste aree e anche di soluzioni come phone booth e box indipendenti che permettono al personale di isolarsi per telefonare, effettuare videoconferenze o godersi dei momenti di privacy.
3. Transparency: la tendenza di oggi è quella di smaterializzare le partizioni e ridurre gli spessori degli elementi divisori, garantendo allo stesso tempo la privacy e la diffusione della luce naturale. Questo processo di alleggerimento coinvolge gli elementi di separazione tra gli ambienti utilizzando come materiale principale il vetro, che viene poi personalizzato con texture, grafiche o pellicole colorate. La trasparenza diventa così sinonimo di chiarezza dei processi aziendali e di libera circolazione delle idee.
4. Office Branding: attraverso l’uso del colore, gli elementi dello spazio ufficio acquisiscono una propria identità e diventano un mezzo per esprimere i valori e la filosofia aziendale. La psicologia del colore assume un ruolo fondamentale nell’Office Design, perché le scelte cromatiche condizionano la percezione dello spazio, la sensazione del passare del tempo e la produttività dei lavoratori. In generale l’uso di cromie e texture per creare ambienti personalizzati influisce positivamente sull’umore dei lavoratori. Le aree meeting e le zone relax sono pensate per diffondere i valori del brand e vengono caratterizzate con grafiche coordinate e pattern.
5. Worker centered design: il benessere del lavoratore sta salendo al primo posto tra le priorità di moltissime aziende. Stimolare a livello mentale e intellettuale il personale all’interno di un ambiente salubre, può aiutare a migliorarne la qualità della vita e a godere di un sostanziale aumento della produttività. In fase di progettazione è fondamentale favorire il giusto rapporto tra luce naturale e artificiale, scegliere materiali che non siano nocivi per la salute, garantire una corretta areazione e isolare acusticamente gli ambienti per prevenire situazioni di stress.
6. Social HUB: per favorire la creatività del team di lavoro nascono spazi ibridi dove le persone possono condividere idee, incontrarsi e scambiare opinioni. Lavorare insieme e rilassarsi è di vitale importanza per aumentare la soddisfazione e la produttività degli impiegati e per tale motivo stanno nascendo dei veri e propri HUB dove sperimentare, imparare e condividere progetti e informazioni all’interno dell’azienda. La formazione diventa un momento chiave che le aziende hanno per entrare a diretto contatto con i lavoratori, per diffondere la propria filosofia e per condividere i valori e la mission.
7. Smart Office: lo sviluppo di wearables e l’utilizzo di laptop e tablet sta influenzando il design dell’ufficio. Il concetto di Smart Office integra la tecnologia assieme agli elementi di arredo e alle componenti strutturali dello spazio, permettendo una rapida connessione e uno scambio costante di informazioni. La tecnologia ha sempre fatto parte dell’ufficio, ma oggi diventa più discreta grazie alla sua presenza all’interno di pareti divisorie, scrivanie e sedute.
8. Cozy Office: l’ufficio si sta trasformando in un’estensione della casa, con la conseguente necessità di applicare elementi materici e arredi che conferiscano una sensazione di calore. Materiali con texture tattili, tessili e finiture lignee rendono gli spazi di lavoro più confortevoli e meno freddi. Le aree meeting e le zone relax assumono un look informale, che aiuta le persone a rilassarsi e a sentirsi a proprio agio.
9. Biophilic Design: le persone si sentono a proprio agio quando si trovano a contatto con la natura, ma in media passano la maggior parte della loro vita all’interno di spazi chiusi. Utilizzando il Biophilic Design come strategia progettuale, la produttività dei lavoratori può essere incrementata fino al 15%. Non si tratta solo di un trend, ma di una vera e propria filosofia che integra elementi naturali, materiali e forme organiche all’Architettura e all’Interior Design.