Una chiacchierata con Valentina Giani
Il digitale cambierà il design?
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Il digitale sta cambiando il modo in cui il design viene raccontato e comunicato.
Negli ultimi mesi ho apprezzato molto lo sforzo di molte aziende nazionali ed internazionali del settore dell’arredamento di reinventarsi nella comunicazione e presentazione dei propri prodotti inizialmente destinati ad eventi e fiere di settore. È stato molto interessante, per esempio, ascoltare alcuni designers raccontare come sono nate le loro idee e quali sono state le ispirazioni alla base della realizzazione di alcune delle loro creazioni durante Instagram Live, per esempio. In questo modo è stato per loro possibile raggiungengere nuovi interlocutori presentandosi in un contesto più moderno ed interattivo. A mio avviso, la necessità di reinventare la propria comunicazione di prodotto o iniziative attraverso l’uso del digitale, è stato un ostacolo per molte realta’ fino a poche settimane fa.
Mi fa piacere vedere che questo tipo di comunicazione venga visto come una grande opportunita’ che infatti consente di raggiungere un’audience più ampia, ma soprattutto più rapidamente e attraverso la condivisione di contenuti più innovativi.
Pensi che il design con il suo metodo e approccio progettuale, possa essere utile a definire e gestire gli scenari futuri?
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Certamente, ed in moltissime declinazioni un buon design sarà d’aiuto in scenari diversi.
Per esempio, prodotti di design già esistenti verranno aggiornati e rivisitati in chiave attuale adempiere alla funzione di strumenti che facilitino il distanziamento sociale all’interno di uffici o realtà di retail. Il design ed architettura di interni nel mondo dell’hospitality subirà una significativa revisione nella pianificazione degli spazi di bar e di ristoranti, ma soprattutto delle aree comuni di importanti gruppi alberghieri che hanno sempre puntato sulla loro immagine e decorazione facilmente riconoscibile.
L’architettura del futuro dovrà adattarsi a nuovissimi scenari per cui ci sarà un incremento nella domanda di dimensioni più ampie, anche a livello residenziale, per una serena condivisione degli spazi.
Ritieni che i webinar oggi possano essere un nuovo strumento di dialogo, formazione e confronto tra aziende e addetti ai lavori?
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Lo sono sicuramente e nelle settimane passate sono stati indubbiamenti canali utilissimi per conoscere le opinioni degli addetti ai lavori, ma anche per aprire forum di discussione e confronto in merito a quelle che saranno le tendenze future.
Dal mio punto di vista, ci sarà sempre più competitività all’interno di queste realtà digitali e per questo ritengo fondamentale che i webinar vengano organizzati in maniera accattivamente, invitando moderatori preparati che possano contribuire con delle vedute ed esperienze internazionali, ma che soprattutto aiutino con la presentazione di argomenti attuali, interessanti e con contenuti curati che stimolino discussione e riflessione.
Se sfruttata bene, vedo la possibilità di interagirre con individui che lavorano ed operano nello stesso ambito in diverse parti del mondo, un’opportunità enorme che aiuterebbe molte aziende a conoscere meglio i propri interlocutori e le loro abitudini per creare una comunicazione che li incoraggi alla discussione e allo scambio.
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 14 maggio 2020