Sei la project coordinator di Worth Partnership Project: il progetto quadriennale finanziato da COSME, Programma dell'Unione europea per la competitività delle piccole e medie imprese (PMI), che favorisce la nascita di collaborazioni transnazionali tra designer, creativi, imprese manifatturiere (PMI) e tech firm al fine di sviluppare prodotti innovativi e di design. Com’è nato?
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Le piccole e medie imprese (PMI) sono la colonna portante dell’economia europea, esse rappresentano il 99% del tessuto imprenditoriale, coprono due terzi dei posti di lavoro e assicurano oltre la metà del valore aggiunto creato dalle imprese nell’Unione Europea. Ed è proprio alle PMI che si deve la creazione di circa l’85% dei nuovi posti di lavoro in Europa. Ciò nonostante, le piccole e medie imprese non riescono a sfruttare appieno le opportunità internazionali, né le prospettive di innovazione del mercato unico e di altri mercati. In effetti esse operano principalmente a livello nazionale e solo un numero relativamente basso di esse è coinvolto in attività transnazionali all’interno della UE.
WORTH Partnership Project mira a colmare questo gap e a supportare le PMI che operano nel settore dei beni di consumo in ambito fashion e lifestyle nello sfruttare appieno il mercato unico, offrendo loro un sostegno pratico e concreto per creare partnership transnazionali. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di affrontare una delle principali sfide per l'economia dell'Unione Europea: l'innovazione. Se infatti l'Unione Europea ha l’obiettivo di sostenere e consolidare una base industriale solida e ad alte prestazioni, le aziende manifatturiere dell'UE, nonché le microimprese e le PMI nei settori fashion e lifestyle, devono essere in grado di innovare per poter competere in un'economia globalizzata. In questo quadro, design e creatività sono ampiamente riconosciuti come importanti driver dell'innovazione, in grado di fornire alle aziende un evidente vantaggio competitivo. Pertanto, la promozione e l’utilizzo del design da parte delle PMI costituisce un elemento chiave per garantirne la competitività.
Dal vostro osservatorio privilegiato come i designer europei si affacciano a temi quali l’economia circolare, la produzione digitale e l’innovazione sociale? ci sono differenze di approccio tra le diverse nazioni?
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Citando Nathan Stegall: «Il ruolo del designer nello sviluppo di una società sostenibile non è semplicemente quello di creare "prodotti sostenibili ", ma piuttosto quello di immaginare prodotti, processi e servizi che incoraggino un comportamento sostenibile diffuso». Quello che mi colpisce maggiormente è l'entusiasmo con cui questi giovani designer puntano con i loro progetti a modificare l'atteggiamento e la cultura della società rispetto alle principali sfide che il futuro ci riserva.
In termini di visione, si può dire che non ci siano differenze in Europa. Sono tutti molto focalizzati nell’utilizzare il meno possibile per fare di più e nel rendere la vita delle persone più semplice e confortevole attraverso l’uso pervasivo della tecnologia. Le differenze riguardano principalmente dalle influenze esercitate dal contesto nazionale. I designer italiani, a esempio, si lasciano maggiormente guidare dal punto di vista estetico e artistico rispetto ai loro colleghi tedeschi la cui forte cultura ingegneristica ha inevitabilmente una grande influenza sul loro design. Ma sebbene la filosofia alla base nei diversi paesi cambi col passare del tempo, intimamente connessa all’evolvere dei valori sociali, tuttavia, le visioni del mondo del futuro e delle principali sfide da risolvere a livello globale sono simili.
Su fuorisalone.it e dal 15 Giugno vedremo i vincitori della seconda call, puoi anticiparci qualche progetto particolarmente innovativo?
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Il Fuorisalone sarà la cornice perfetta dove presentare per la prima volta i 63 progetti vincitori della Second Call di WORTH Partnership Project e come questi giovani designer europei hanno utilizzato la loro creatività per innovare le tecniche di produzione, ridurre gli sprechi e ricercare nuove modalità per dare una spinta alla circular economy.
Per esempio, se parliamo di circular economy, tra i vari progetti, “OCEAN WEAR” propone la prima linea di costumi da bagno al mondo creata utilizzando filati polimerici biodegradabili, che non impatteranno sull’ambiente marino.
Se pensiamo al manufacturing avanzato digitalizzato, i visitatori di Fuorisalone scopriranno in “Øjenfryd” un'estensione portatile delle sale di vendita digitali per mettere in evidenza agli acquirenti le nuove collezioni. L’idea è quella di innovare gli headset per la realtà virtuale, realizzandoli con materiali innovativi sostenibili e con un occhio particolare all’estetica.
Ci sarà molto da raccontare in termini di innovazione, siamo certi che rimarrete sorpresi da tutti i progetti e dai concept alla base della loro creazione!
Sarete presenti anche con una striscia quotidiana alle12:00 dal 15 al 21 Giugno su Fuorisalone.tv, raccontaci cosa vedremo in questo appuntamento.
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7 sarà il "numero magico" di WORTH Partnership Project al Fuorisalone: presenteremo 7 video per 7 temi in 7 giorni, che consentiranno ai visitatori di scoprire Worth Partnership Project e come i designer europei hanno interpretato temi quali l'economia circolare, la produzione digitale, l'uso di materiali ad alte prestazioni, l'innovazione sociale e l'artigianalità 4.0.
La creazione di connessioni è fondamentale per WORTH Partnership Project. Ecco perché abbiamo deciso di creare anche un'opportunità di incontro tra i visitatori di Fuorisalone TV e i designer di WORTH: ogni giorno, in contemporanea al video live, i protagonisti dei progetti saranno disponibili su Zoom per rispondere a domande, curiosità e scambiare esperienze con i partecipanti.
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 14 giugno 2020