L'intervista
Una chiacchierata con Federico Pepe
1
Che cosa significa il Fuorisalone per te?
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Non sono mai stato un grande frequentatore del Salone, addirittura alcuni anni approfittavo di questo periodo per andare in vacanza. La fiera l’ho vista forse una volta sola e le feste mi mettono ansia. Quando ho fatto il mio primo lavoro per Spazio Pontaccio, sapevo pochissimo di quello che succedeva attorno. Ma trovo molto divertente fare cose mordi e fuggi, andare diretto su una cosa interessante.
2
Cosa significa per Milano?
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Molti sostengono che Milano potrebbe essere la città europea dei prossimi 10 anni, superando Londra e Parigi. Se fosse vero è merito dell’Expo ma soprattutto della Design Week, una certezza da decenni. Dovrebbe iniziare a intercettare designer di mondi più affini, vari tipi di design, oltre gli oggetti e la materia. La settimana del design rappresenta un atto di umiltà per Milano, che in questi giorni resta con i piedi ben piantati a terra. Poi fa bene anche dal punto di vista economico, perché durante il Salone le cose sono fatte bene.
3
Il tuo rapporto più bello nato durante la settimana del design
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I rapporti tra tutte le persone che conosco nel mondo del design si cementano in quei giorni. Dopo qualche anno ti rendi conto che c’è una routine, come andare a Rimini in agosto. Ricordo con piacere la cena di Supperscene, il mio vero ingresso nel mondo del fuorisalone. Quella sera sono nati un sacco di rapporti che continuano ancora oggi.
4
La cosa fondamentale che hai scoperto o imparato al Salone
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La settimana del design è un giro di compasso, quando ci lavori devi trovare una tua regola da seguire. Forse negli altri mondi sei più libero, ma qui è come passare sotto un arco che definisce quello che sarai. Se non sei nel momento giusto può essere spiacevole.
5
L’oggetto feticcio che hai trovato (o rubato) durante la Design Week
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Un divano disegnato da Lorenza Bozzoli. Avevamo in casa un vecchio divano, distrutto dai bambini. Quando ho visto questo divano, molto classico ma con un tocco di ironia, me ne sono innamorato immediatamente e l’ho voluto comprare.
6
Vorrei che il Fuorisalone…
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Vorrei che il Fuorisalone da un lato rimanesse quello che è, che mantenesse un po’ di provincialismo. Mi auguro che resti un motore sempre bello acceso, ma vorrei anche che non fosse l’unico e che si aprisse ad altri mondi.
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 31 gennaio 2017