L'intervista
Una chiacchierata con Lorenzo Palmeri
1
Cosa significa il Fuorisalone per te?
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Il Fuorisalone è un appuntamento fisso, come una festa comandata. Il capodanno del Design. Si arriva in corsa, si ha l'impressione di "mangiare" troppo e si riparte pieni di buoni propositi. Direi che anche per Milano sia diventato un momento peculiare, senz'altro il più condiviso. Tutti per strada, non necessariamente nel nome del design.
2
Dentro o Fuori Salone?
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Domanda complessa. Direi che dipende dal tipo di azienda, dal prodotto, dal momento. In generale sono più attratto dal Fuorisalone. In quei giorni è bello incontrare per strada amici di paesi lontani. Oppure vedere piccole feste con code di chilometri per entrare e super eventi desolati.
3
Il tuo luogo del cuore durante la Design Week
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Mi piace girare per il centro storico di Milano e prendere i mezzi pubblici per raggiungere i vari appuntamenti. Poi, direi il mio studio in cui, durante il salone, si genera un'atmosfera di festa che mi piace. Per quello che riguarda il cibo, a mezzogiorno libero, cerco di mangiare come sempre. La sera mi lascio sorprendere dai catering delle inaugurazioni e dal flusso degli incontri.
4
La cosa fondamentale che hai scoperto o imparato al Salone
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Al Fuorisalone impari che Milano può essere percepita come il centro del mondo.
5
Il tuo rapporto più bello nato durante la settimana del design
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Direi quello con alcune aziende e conseguentemente, ma soprattutto, con le persone che vi lavorano.
6
Vorrei che il Fuorisalone…
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Non perdesse l'occasione di proporre nuove vie e nuovi scenari.
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 31 gennaio 2017