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Cedit

Origini italiane e spirito internazionale: CEDIT - Ceramiche d’Italia è un marchio del Gruppo Florim rilanciato nel 2016 sul mercato, che si distingue per un forte legame con il territorio, una chiara vocazione alla sperimentazione e la volontà di contribuire all’evoluzione delle nuove forme dell’abitare.

Negli anni, CEDIT ha collaborato con le più prestigiose firme del design italiano, fra cui: Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Ettore Sottsass, Enzo Mari, Alessandro Mendini, diventando così una delle principali aziende che hanno fatto la storia nel mondo del progetto. Oggi, CEDIT continua a promuovere la creatività contemporanea nel solco della grande tradizione, dando vita a collezioni ceramiche ideate da Autori italiani definiti da uno stile originale e unico.


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Via del Canaletto, 24
41042 Fiorano Modenese MO

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Design Week

Il punto di vista dell'azienda

Il ruolo di Milano per il design
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La città Meneghina é la capitale del design, punto di riferimento e vera e propria vetrina internazionale per i professionisti del progetto. Non a caso rappresenta il luogo natale o adottivo di una molteplicità di artisti, designer, architetti e progettisti che hanno saputo fare del Made in Italy un’eccellenza mondiale. Queste caratteristiche, unite ad una costante propensione all’innovazione, trasformano la città in un terreno fertile, ideale per il lancio di nuovi eventi e progetti.

Showroom espositivo o spazio multifunzionale? come cambia lo spazio commerciale?
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Lo spazio monomarca permanente CEDIT – Ceramiche d’Italia inaugurato nel 2016 da Florim trasmette la filosofia dell’omonimo marchio del Gruppo: Design, arte, ricerca materica e sperimentazione, tutto racchiuso in un ambiente multifunzionale. Il piano strada accoglie specifiche installazioni che si alternano nel tempo e rappresentano in chiave inedita i diversi contenuti delle ricerche CEDIT. Il piano interrato presenta le singole collezioni attraverso un’originale proposta ambientale dal forte carattere espressivo e ospita un’area di lavoro per i professionisti.

Il vostro evento più importante e significativo al Fuorisalone?
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Sicuramente il lancio della collezione “Chimera” realizzata da Elena Salmistraro. Le grandi lastre in gres porcellanato creano un universo fantastico ispirato alla natura e alla chimera della tradizione "grottesca", con figure suggestive decorate in solco o in rilievo dalla forte tattilità.

Il vostro spazio è stato pensato come galleria che accoglie i prodotti come opere d’arte a firma di diversi designer, come è concepito lo spazio?
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Lo spazio è concepito come un luogo di cambiamento, dove il piano strada ospita le ultime novità del marchio e si somma all’interessante vetrina del design milanese. Per l’occasione 2020, è stato ideato un allestimento dedicato alla collezione - “Hotel Chimera”: un luogo immersivo ed immaginario che, attraverso le lastre di grandi dimensioni, racconta un universo fantastico dove astrarsi della realtà per entrare a far parte dell’estro creativo di Elena Salmistraro. L’allestimento presenta i prodotti Empatia, ambientati nella reception d’ingresso, luogo di accoglienza dove il visitatore troverà tutte le informazioni necessarie; Colore e Radici i quali simulano in maniera concettuale l’area della hall e della camera, rispettivamente; per concludere con Ritmo, scenario di un lounge bar.

Come pensi che il digitale possa supportare l’evento fisico, dal Fuorisalone al lancio di nuovi prodotti durante l’anno in showroom?
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Per Florim l’innovazione rappresenta uno dei valori cardine. La digital transformation, oltre ad essere una realtà, rappresenta per l’azienda una risorsa sempre più importante per valorizzare i propri prodotti, raggiungere in modo efficace un pubblico sempre più ampio, migliorare la customer experience velocizzando lo scambio di informazioni e conoscenze.

Che ruolo ricoprono i social media nella strategia di comunicazione dell’azienda?
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 I social media permettono di avere un pubblico sempre più ampio, informato e di conseguenza esigente, che nutre maggiori aspettative rispetto alle novità presentate e alla loro qualità. I social diventano quindi in questi termini un luogo di crescita, dove poter comunicare con il mercato, ascoltare gli utenti, ricevere feedback, spunti e suggerimenti.



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 08 giugno 2020