"Sotto Casa"
Riflessione collettiva per pensare l'edicola del futuro a Venezia
Negli ultimi anni la progressiva crisi dell’industria editoriale ha impresso una serie di ricadute su tutto il comparto economico, di cui un fenomeno evidente è la situazione delle edicole, spesso costrette a chiudere o a reinventarsi fino a snaturare il proprio ruolo culturale. In diverse città questa emergenza è stata affrontata attraverso iniziative volte a coltivare e a far riemergere l’importanza delle edicole come luoghi di aggregazione e presidi di democrazia.
La tavola rotonda “Sotto Casa” trasmessa il primo marzo 2021, ha approfondito gli spunti e le opportunità che il tema delle edicole cittadine può offrire, in un’ottica di riprogettazione sostenibile e di riqualificazione del sistema edicole di Venezia. Per stimolare la discussione, sono state illustrate alcune esperienze di successo e i risultati di un questionario dedicato che ha coinvolto un centinaio di intervistati sulla scena locale veneziana.
Il progetto “Sotto Casa”, di cui questo incontro ha rappresentato l’esito, è stato sviluppato nell’ambito della Scuola di Milano sul Benessere e la Sostenibilità delle Città 2020, organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Milano2046 – Laboratorio promosso dal Comune di Milano e con la partecipazione delle 8 Università del territorio milanese (Università degli Studi Milano Bicocca, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Humanitas, Università IULM, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Università Vita e Salute San Raffaele), della Fondazione Eni Enrico Mattei e con il contributo di Edison.
Durata:
00:01:32Anno di produzione:
2021Credits:
Sono intervenuti:
Edoardo Scarpellini e Francesca Orlandini (Gruppo MilanoCard e Quotidiana)
Marco Borghi e Franco Schenkel (Municipalità di Venezia, Murano, Burano)
Alvise Ballarin (Edicolante e rappresentante SiNaGi Venezia)
Enrico Vettore (Confartigianato)
Roberto Paladini (CNA Venezia)
Fabrizio Brancoli e Paolo Cagnan (La Nuova di Venezia e Mestre)
Roberto Papetti (Il Gazzettino)